La serie “Cosa succede a Sanguigna”, anche se sembra impossibile, non perde la sua linfa vitale.
Ecco, cosa succede a Sanguigna? Succede che abbiamo un pollaio con un gallo e un numero variabile di galline (mai più di dieci), che il nostro pusher fornitore di galline è il podere Stuard e che non essendo noi particolari fan del brodo di carne prediligiamo galline ovaiole che ci durano anni (credetemi, le uova del pollaio sono tutt’altra cosa che le uova del supermercato e noi siamo viziati).
Succede che da quando è mancata mia suocera, domina assoluta del pollaio e di tutte le decisioni riguardanti il pollaio stesso, è subentrato il suo degno figlio Roberto che ha sviluppato un forte attaccamento al pollaio e a tutti i suoi componenti, recentemente per esempio decretando la morte di un gallo ancora giovane (cfr nel blog la sorte mortale del gallo precedente a questo) perchè “è troppo grosso e spezza la schiena delle povere galline”. Succede che appena può Roberto libera nel pomeriggio le galline per qualche ora sopportando di trovare nell’aia qualche merda di gallina e alle galline le “ore d’aria” piacciono un sacco. Succede che le galline non sono tutte uguali e che le preferite di Roberto sono due, di indole particolarmente docile e che ti seguono nell’aia, chiamate “le sciocchine” perché, portate nel pollaio dallo Stuard, ci hanno insolitamente messo qualche giorno per imparare a entrare nel pollaio la sera e ha dovuto insegnare loro come fare.
Un paio di settimane fa succede il disastro: Roberto apre la porta del paddock del pollaio per portare alle galline un po’ di insalata fresca (i residui della pulitura) di cui sono ghiotte e queste cercano di uscire - in prima fila “le sciocchine” che appena hanno visto Roberto si sono come sempre avvicinate. Roberto però non voleva ancora farle uscire e con un piede ha fermato una e con il secchio dell’insalata che aveva in mano ha fermato l’altra. Sfortuna volle, però, che la seconda sciocchina avesse appena cominciato a svolazzare (come fanno le galline) e quindi abbia urtato con una zampa il bordo del secchio, spezzandosi il femore. La gallina è rimasta così, immobile, in equilibrio su una zampa e con un’ala aperta per circa un’ora, per poi accucciarsi a terra.
Roberto è tornato in casa desolatissimo e arrabbiatissimo col destino crudele e baro, raccontandomi il mal-capitato e rassegnandosi a poco a poco a far fuori la sua preferita, docile, amichevole e ovaiola imbattibile.
Mentre lui preparava gli attrezzi per l’omicidio io ho fatto una ricerca sul Web e ho trovato l’esperienza di un signore che ha steccato la zampa della gallina che in un paio di settimane ha calcificato l’osso ed è tornata a camminare, pur con la zampa storta. Racconto il tutto a Roberto che si convince a tentare. Con Gigi avvolgono la zampa rotta con un pezzo tagliato della canna per innaffiare e lo fissano abbastanza stretto con lo scotch.
Questo succede a Sanguigna.
Ah, volete sapere come è finita? Per quasi due settimane la gallina si è aggirata saltellando su una gamba, ma senza deperire, continuando a fare uova e sempre in compagnia della sorella. Dopo solo pochi giorni dormiva sul trespolo più alto e da qualche giorno posa anche l’altra zampa. Tra qualche giorno le toglieranno il “gesso”, ma sembra salva.
Forse è un miracolo di Natale…succede solo a Sanguigna.