Vito Mancuso condivide oggi questa citazione
La leggo contemporaneamente a un desolato Whatsapp di Albertina
“Non c’è speranza. Siamo in piazza per la chiusura della campagna elettorale di Guerra [candidato Sindaco del PD con Pizzarotti] e sta parlando Bonaccini con sottofondo di urlanti contro l’aeroporto [questione di grande scontro l’allargamento della pista dell’aeroporto]. Alla fine, che siano le tariffe rifiuti o le striscie blu, l’inceneritore o il cargo la storia si ripete”
Tutta la mia fibra, la mia storia e le mie convinzioni sono contro la citazione di Amiel, ma stasera mi sento stanca, sopraffatta dall’irrazionalità e dalla ignorante follia che sembra dilagare intorno.
L’unica osservazione che mi sento di fare è che in realtà l’”uguaglianza” su cui si basa la democrazia non si basa sull’idea che siamo tutti uguali, ma sulle pari opportunità garantite a tutti e che i criteri di merito e di valore, di esperienza e fatica individuale non vengono negati, ma valorizzati. E che lo sforzo dovrebbe essere quello di elevare la media e non di esserne sopraffatti.
Però stasera in effetti mi sento piuttosto sopraffatta.
P.S. cambierà qualcosa in termini di ragionamento che delle urla di ieri non rimanga pressochè nulla? Le tariffe rifiuti sono maggiormente tollerate (e calmierate) dalla maggiore consapevolezza sul tema rifiuti, dalla differenziata (e, bisogna dirlo a bassa voce, dall’inceneritore), delle righe blu non frega più niente a nessuno. Addirittura, quelli che urlavano contro l’inceneritore non solo l’hanno costruito ma sono passati dalla parte di quelli contro cui si urla oggi (alleati col PD o spariti nel nulla). Cambia qualcosa? Non tanto, non è che si può mettersi comodi sulla riva del fiume ed aspettare di vedere passare i cadaveri perché intanto molti danni vengono perpetrati.
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