venerdì 9 dicembre 2022

INTERPRETAZIONE PERFETTA

 È andata in scena oggi un’interpretazione iconica, quasi perfetta. C’è stato uno scambio di prigionieri tra Stati Uniti e Russia. I prigionieri oggetto di scambio quasi personificano ciò che si pensa dei loro popoli (si pensa, sottolineo. I popoli sono un qualcosa di molto più complesso e variegato, ma qualche verità o tendenza non sono comunque da negare, in presenza di elementi che le suffragano).

La prigioniera americana è una cestista cretina alta due metri che non ha saputo rinunciare al suo piccolo sballo da fumo nemmeno nei pochi giorni trascorsi in Russia. Sono certissima che le giocatrici avessero tutte ricevuto seri briefing sui pericoli inerenti il soggiorno in un paese come la Russia e sono anche abbastanza sicura che, se la intervisteranno (ops, errore, QUANDO la intervisteranno) la suddetta cretina, duramente punita, peraltro, rivendicherà il suo diritto costituzionale agli svaghi personali.

Il prigioniero russo è invece un trafficante d’armi fiancheggiatore di terroristi e soprattutto di regimi terroristici, con le mani grondanti sangue.

Un’americana e un russo, appunto, rappresentanti non del loro popolo, ma di alcune caratteristiche evidenti dei rispettivi popoli.

Intanto, un altro Paese spara sui propri giovani, in particolare sulle proprie giovani donne, e li condanna a morte e li giustizia.

Forse ci meritiamo l’estinzione…

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