Eppure, ci sono pseudo intellettuali e pseudo politici italiani che dicono che l'Occidente è ipocrita e spostano l'attenzione sull'"allargamento a Est della NATO", dimenticandosi di sottolineare che è stato chiesto dagli stessi popoli interessati, prima ancora che dai governi e spostano l'attenzione sui molti conflitti in cui l'Occidente ha messo le mani (Afghanistan, Irak, Libia, Kossovo, perfino Vietnam e Cuba) dimenticando sia la maggiore complessità delle situazioni sia le folle oceaniche - io c'ero per l'Irak e la Libia, in Kossovo e Afghanistan la situazione era molto meno chiara - che manifestavano contro e che non vedo nè in Russia nè in Cina oggi.
Avrei una proposta: i sostenitori e giustificatori di Putin siano coerenti: invece di vivere in questo Occidente ipocrita e marcio vadano a vivere nella Russia vittima e minacciata. Tutti ne trarrebbero vantaggio.
PS. non sono fieramente filo-Occidentale, AFFATTO, sono solo saldamente convinta che la democrazia valga la pena in ogni caso, nonostante le contraddizioni, gli errori, le ipocrisie. E che la democrazia sia un faticossimo accumularsi di parole, discussioni, arretramenti e avanzamenti, degenerazioni, fino alla attuale follia di gente che nega i fatti, rimescola malamente e superficialmente l'evidenza - ma che valga comunque la pena. È evidente, secondo me, in quello che sta succedendo proprio in questi giorni, con un manipolo abborracciato di eletti confusi e barricaderi che hanno elevato l’incompetenza a mito che sta tenendo in ostaggio un grande paese come l’Italia. E sono una minoranza nel paese, anche piccola, ma hanno comunque il loro seguito, soprattutto sui social. Che fare? Buttare a mare la democrazia o incassare e cercare di convincere, raddrizzare, riorientare, mediare? Che alternativa abbiamo?
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