giovedì 2 gennaio 2025

UNA STORIA QUASI NATALIZIA, COMUNQUE UN PO' MAGICA

 In questo periodo di storie edificanti, alcune anche molto belle, mi è venuta in mente, ricordata con Roberto, una storia carina. 

Riguarda i tacchini del Podere Stuard. 

Al Podere hanno avviato da anni un programma di salvataggio dall'estinzione e di propagazione in altri pollai di una razza locale di tacchini, i tacchini del Ducato di Parma e Piacenza. Belle bestie, per essere tacchini, corpulente ma non deformate dal peso come i tacchini di allevamento, che quasi non riescono a camminare. Non è facile però propagare la razza, perché particolarità di questi tacchini è il fatto che le uova in incubatrice o non si schiudono oppure nascono animali deformi che muoiono in poco tempo - l'esperimento, più volte tentato, aveva sempre dato lo stesso esito sconfortante. Ovviamente far nascere le uova in incubatrice è molto più semplice (esclude la “fastidiosa” variabilità dei processi naturali) che il sistema della cova e per tutti i pennuti di allevamento si usa sempre l'incubatrice - se si vede qualche gallina covare nelle aziende che aderiscono a Fattorie Didattiche è per farlo vedere ai bambini. Questi tacchini però nascono solo da covata, con un processo laborioso perché la tacchina depone un uovo al giorno e ci mette giorni per accumularne un po' e poi cova per circa quattro settimane.

E' successo lo scorso novembre che l'affettuoso addetto alla cura dei tacchini si accorge che una tacchina che stava covando (l'unica tacchina, perché novembre è un periodo di cova non propriamente usuale) da una ventina di giorni era stata uccisa probabilmente da una volpe.  Affranto, ha preso le sei uova in cova e le ha trasferite nell'incubatrice. Dopo alcuni giorni, le uova si sono schiuse dando alla luce sei piccoli tacchini perfettamente sani. Gli operatori del Podere, tra cui anche Roberto, sono trasecolati, arrivando a supporre un misterioso imprinting che le mamme-tacchine trasmettono ai nascituri, senza il quale i tacchini non sopravvivono. Senza basi scientifiche, ma a volte capita che la vita se ne freghi della scienza.

Oggi Roberto è andato ad un incontro a Polesine/Zibello dove ha incontrato un altro cultore della medesima razza di tacchini, che cerca di far sopravvivere e propagare in altri allevamenti. Questo signore applica un'altra strategia, essendosi anche lui accorto del medesimo problema: lui mette le uova che vuol fare schiudere in incubatrice per un paio di settimane e poi le fa covare per le ultime due settimane. I pulcini nascono e nascono sani. 

Ci vuole una mamma, insomma. Una storia quasi natalizia.



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