Ebbene sì, ho una storia con l'Opera da tre soldi di Brecht.
Nell'ormai lontanissimo anno della maturità mi trovavo a preparare un argomento per ogni materia, nel caso mi avessero chiesto un argomento a scelta - e siccome una delle mie materie era il tedesco avevo scelto Brecht. Di Brecht avevamo letto (in tedesco) solo alcuni brani, così avevo letto (in italiano) l'Opera da tre soldi. Non ricordo se mi era piaciuta, ricordo però bene che mi aveva turbato, soprattutto per la negazione totale dei sentimenti: nell'Opera non c'è amore, non c'è amicizia, non c'è nemmeno povertà e la verità è squallida, si sbriciola tra le dita.
Vent'anni dopo (vent'anni fa) quando ancora avevo la forza e la voglia di possedere ogni anno un abbonamento a teatro, l'ho vista per la prima volta messa in scena e l'avevo amata molto, avevo amato la sua forza politica, l'idealismo, il forte senso etico, la rabbia. Avevo pensato al cinico idealista che aveva scritto "Per voi che siete sazi e ben pasciuti/godendo in pace delle pene altrui/dei miserabili la voce griderà/se un uomo ha fame si ribellerà". Per me era un approccio nuovo, così diretto, ma non semplicistico, potente.
Sabato scorso siamo andati al Piccolo di Milano con Anna e una sua splendida amica a vedere l'Opera da tre soldi in un a mio parere azzeccatissimo allestimento con bravissimi attori e stavolta più di tutto ne ho colto l'attualità (scritta quasi novanta anni fa! Nel 1928) "la legge l'hanno inventata per organizzare lo sfruttamento di coloro che non la capiscono, o che non possono permettersi di rispettarla", ma al contempo, per la prima volta, ho percepito più la disperazione e il sarcasmo che non la lotta e l'ironia.
CHI VINCE FA LA STORIA/ E CHI PERDE TACERÀ. Non c'è speranza di progresso e redenzione? Usando la ragione probabilmente no - ma anche se Brecht lo nega siamo fatti anche di sentimenti e percezioni - e la speranza è uno dei più potenti.
(Anna ci ha raccontato di avere fatto fatica a connettersi con quello che avveniva in scena - l'Opera ha iniziato la sua storia con lei...).
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