domenica 24 aprile 2016

BICENTENARIO DELLA NASCITA DI CHARLOTTE BRONTE


"Non sono stata calpestata. Non sono stata avvilita e paralizzata. Non sono stata seppellita insieme a menti inferiori, esclusa anche dal più piccolo bagliore di comunione con l'intelligenza, l'energia, la nobiltà. Ho discusso, da pari a pari, con una realtà che mi ispira profondo rispetto; la cui presenza è una gioia per me : con una mente originale, vigorosa, vasta. Ho conosciuto voi, signor Rochester; e mi sento vincere dal terrore e dall'angoscia al pensiero che devo venire strappata per sempre dalla vostra presenza."
(Jane Eyre)

A noi romantiche ragazzine Jane Eyre piaceva molto perchè è un'eroina romantica, piena di fremiti trattenuti e di vicissitudini tragiche, preda delle convenzioni del tempo (quanto ho sperato di poterle dire di tenerselo, il signor Rochester, sposato o no!), ma anche consapevolmente erotica, con la schiena dritta, dignitosa, con una sua vita, una sua cultura, un senso compiuto di sé - una femminista ante litteram? (Perfino una feroce sputtanatrice di una Chiesa gretta ed algida...).
E adesso che non sono più una ragazzina Jane Eyre mi piace ancora e ancora mi emoziono quando il Signor Rochester compare improvvisamente nella nebbia....

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