sabato 7 ottobre 2023

EUROPA

Che cosa significa la parola Europa, da dove nasce?

Europa innanzitutto è una donna, è una asiatica e questa è una cosa su cui dovremmo riflettere - Europa è asiatica. È la nostra grande Madre, una donna benedetta dagli Dei perché il capo degli dei si fa carne in lei e anche ha a che fare con il Mediterraneo perché altrimenti nel mito greco non avremmo assistito a questo leggendario trasloco di una donna sulla groppa di un toro verso un’isola dell’Occidente. Questo ci dice molte cose, che, in traslato, la terra Europa è una terra che non è separabile dall’Asia, che ha visto quasi sempre le popolazioni che l’hanno formata venire da Oriente, che ha il Mediterraneo come suo centro naturale, e che è una gran terra, una terra benedetta da Dio perché voi, da qualsiasi parte arriviate, in Europa vedrete che improvvisamente il verde è visibile dal finestrino del vostro aeroplano. 

Prima avevi soltanto terre sterminate, non misurabili, lontanissime dal mare, in cui il colore giallo, o il colore bruno, trionfano. L’Europa è una terra fertile e quando io racconto ai miei nipotini cosa è l’Europa (questo l’ho fatto anche con l’Orchestra Giovanile Sinfonica Europea con la quale collaboro come voce narrante) dico ai miei nipotini che l’Europa è il proseguimento dell’Asia, che è una terra fortunata, una terra che ha il mare dappertutto, una terra piena di acqua, di monti, di fiumi, di città, un luogo misurabile, dove da un campanile vedi un altro campanile e da una montagna vedi un’altra montagna. Non è quello sterminato nulla che è la Piana Sarmatica che porta verso Mosca e oltre, o la Siberia. 

Ecco, quindi, trovo che noi si abbia completamente perso il senso dolce dell’appartenenza a questa patria comune dove il muezzin e il campanile possono vedersi da vicino, dove le diverse religioni si incontrano, dove tutto sommato tu puoi rincasare la sera senza essere aggredito o senza essere portato via dalla polizia per qualcosa che hai detto. Queste cose i miei nipotini le capiscono ed è una cosa che secondo me è avvertibile da chiunque se ne va dall’Europa. Come ti allontani, questa radice si consolida in te. È la lontananza che genera il desiderio di Europa, così come lo genera in questi migranti, ed Europa in questo suo passaggio avventuroso in groppa a un toro sul Mediterraneo è a tutti gli effetti una migrante, anzi lei è la capostipite di tutte le migranti.  Nella paura di questa ragazza aggrappata alle corna di questo toro tu vedi gli stessi occhi delle migranti africane o siriane che cercano di attraversare il mare.”

(Paolo Rumiz intervistato da Mario Calabresi, podcast Altre Storie, episodio 18 “Da Sarajevo a Mariupol, la lezione da imparare”, caldamente raccomandato)

“L’etimologia della parola Europa è incerta, forse deriva dall’antico fenicio, ereb (occidente), ma il fonema eu a inizio di parola ci trasporta a immaginare qualcosa di buono e positivo.

Così anche nella mitologia greca la discendenza di Europa è incerta: Esiodo la vuole figlia di Teti e Oceano, nell’Iliade è detta figlia di Fenicio, mentre per Erodoto era principessa di Tiro e figlia del suo re Agerone. Qualunque sia la sua famiglia, il mito racconta che un giorno Europa stava giocando sulla spiaggia quando fu notata da Zeus che se ne invaghì. Per prendere la ragazza, Zeus chiese ad Ermes di far muovere una mandria sulla spiaggia e, assunte le sembianze di un toro bianco si frammise tra i bovini e si avvicinò. Europa sorpresa dalla mansuetudine dell’animale, quando questo le si accucciò accanto, gli salì in groppa. Così Zeus potè rapire la fanciulla galoppando verso il mare che attraversò sempre in forma di toro per giungere fino all’isola di Creta dove forse con altro espediente vinse le resistenze della ragazza. Nacquero così i tre figli di Europa, Minosse, futuro re di Cnosso, Radamante, poi giudice nell’aldilà, e Sarpedonte, forte alleato di Troia. Prima di lasciare Europa, Zeus le fece tre doni: un fedele cane, un colosso di bronzo che proteggesse Creta e un giavellotto infallibile. Europa avrebbe quindi sposato il re di Creta, Asterio. Nel mentre i fratelli di Europa si affaticarono nella ricerca della sorella, mai trovandola, ma fondando numerose altre colonie nel Mediterraneo.”

Brutto, a pensarci con la sensibilità di adesso, ma dalla storia sembra che Europa sia stata vittima di un inganno, di un rapimento e di uno stupro ripetuto (anche questo la accomuna alle migranti di oggi). Non molto beneaugurante, anzi per niente. Però la narrazione di Rumiz è affascinante.


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