venerdì 7 gennaio 2022

CRONACA DI UNA CATASTROFE NATALIZIA 2

 25 dicembre, che Natale di merda! 

Stamattina Roberto ha accompagnato Hishashi a Linate. È dispiaciuto molto a tutti. Gigi è isolato da solo al terzo piano e Roberto sprizza rabbia da tutti i pori. Cerchiamo la possibilità di fare un tampone molecolare a Gigi, ma non c’è modo, nemmeno tramite la guardia medica ( chissà perché mai!). Dobbiamo aspettare lunedí. Povero Gigi, sempre così corretto e attento, facciamo varie ipotesi sul dove e come del contagio, ma ovviamente senza frutto e costrutto. Una grande tristezza mi attanaglia il cuore.

27 dicembre

Gigi è andato molto presto a fare un molecolare a pagamento (90 carte) presso il Centro medico di Colorno. Ha ancora un po’ di sintomi (pochi) ma siamo certi che testerà positivo. Sono passati due amici carissimi dell’Anna che come programmato vanno a Zurigo (dopo qualche giorno in Val Gardena) il 29 per sciare con l’Anna e Andre e stare con loro per Capodanno e fino al 5. Affidiamo loro i regali di Natale e un po’ di verdura dell’orto. E le “feste”proseguono. Aspettiamo il risultato del tampone. Stasera Roberto ed io andiamo però con le nostre Ffp2 al cinema a vedere Diabolik, sennò schiattiamo, lui di rabbia e io di tristezza.

28 dicembre

Nel pomeriggio risultato del tampone di Gigi positivo.

La serata cinema è andata benissimo, nessuno al cinema e film gradevole. Ci prepariamo alla quarantena. Contattiamo il medico che ci dice che l’Usl ci contatterà per il tracciamento e la quarantena.

Facciamo l’ipotesi, visto che Gigi sta bene, di provare il test casalingo su Gigi il 30 e se negativo andare subito a fare il molecolare per riuscire a farlo tornare a Parigi con il volo programmato di ritorno del 2 (il 3 cominciano le lezioni alla Sorbona)

30 dicembre

Stamattina presto Luigi ha ancora il tampone fai da te debolmente positivo e quindi niente molecolare. Nessuno ci ha contattato: i tg dicono che il tracciamento è completamente saltato. Siamo in quarantena volontaria. Luigi ha spostato il volo al 5. Riproveremo il tre a vedere se si è negativizzato. Noi siamo sempre in forma. 

La buonissima notizia è che il governo ha cambiato le regole della quarantena e quindi Roberto ed io  (entrambi con recente terza dose) siamo liberi (con cautela) e senza l’onere e l’incubo del tampone da domani. Questo è un grande anche se parziale sollievo. L’atmosfera si è un po’ rasserenata. Cuciniamo, curiamo l’orto, leggiamo libri e giornali. Ieri sera abbiamo visto un gran bel film su Netflix “Don’t look up”. E cerchiamo di volerci bene, a noi stessi e tra di noi.

Ci è arrivato un messaggio da Veronica e Francesco, gli amici che avevamo a cena il 22. Al ritorno in Danimarca, con qualche lieve sintomo, hanno fatto il tampone e sono risultati positivi loro due e il bimbo più piccolo (che se l’è cavata con un giorno di enterite). Positivi anche la mamma di Francesco (ma non il papà) e la sorella e la cognata di Veronica  (ma non la mamma). Tutti con sintomi lievi. Pensano di averlo preso da un amico di Francesco che hanno incontrato il 23. O dalla cognata. O da Gigi. Ma che importa? Tutti vaccinati e stanno tutti bene (i trivaccinati hanno evitato il contagio).

Ci scrive Anna desolata che i due amici italiani che sono arrivati ieri portando i nostri regali, Elena e Andrea, sono dovuti tornare in fretta a casa, tra le lacrime, perché Andrea, con qualche lieve sintomo, è risultato positivo al test casalingo. Gli altri, trivaccinati, tutti bene e tutti negativi. 

Roberto ed io abbiamo commentato tristemente che tutti coloro che si sono spostati (Gigi dalla Francia all’Italia, Veronica e Francesco dalla Danimarca all’Italia e ritorno, Andrea ed Elena dall’Italia alla Svizzera) l’hanno beccato; che tutti i doppiamente vaccinati l’hanno preso lieve, che pressochè tutti i trivaccinati non l’hanno preso. Chissà se vale per campioni più ampi (sembra di sì, in effetti). Per fortuna non siamo No Vax!


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