Ok, oggi, venerdí 16 ottobre, si laurea Gigi. Stasera andremo dalla Mariella a Fragno, nelle montagne casalinghe, a festeggiare con la famiglia: Gigi, Roberto ed io più l’Anna, tornata da Zurigo per l’evento e più Nina, la morosa di Luigi. Pregustiamo la mangiata di funghi e tartufo.
Il programma dei festeggiamenti prosegue domani con una festa con gli amici di Luigi, 27 invitati, fuori in giardino. Facciamo tutto noi: il menù prevede hummus (lo faccio in casa con anche qualche ingrediente segreto ed è molto buono ) con nachos e patatine e qualche crostino con le salse di casa (ketchup, marmellata di peperoncino, vari sottoli e sott’aceti con zucchine, giardiniera di pomodori verdi ecc), torta fritta fatta da noi (impasto da ricetta della nonna, friggitore ufficiale Roberto) con prosciutto e salame accuratamente selezionati e per finire due grandi crostate: una con le nostre mele e una con la nostra marmellata di prugne.
Il giovedì ho fatto spesa alla Metro di tutto ciò che serve nelle quantità concordate: un chilo di ceci per l’hummus, per esempio, tre chili e mezzo di strutto per friggere tre chili di farina trasformata in pasta per la torta fritta eccetera.
Venerdì mattina, in attesa della laurea del pomeriggio, inizio a cucinare per il giorno dopo e faccio una enorme quantità di hummus, poi metto su la pentola del minestrone per il pranzo (ci teniamo leggeri per la sera), tiro fuori dal frigo la pasta frolla per le crostate che avevo fatto la sera prima, preparo la marmellata cui aggiungo amaretti e cacao e taglio le mele, trito le mandorle e preparo la cremina da mettere sulla crostata di mele. Canticchio contenta perché sono in perfetto orario e comincio a comporre le due torte, con anche i ritaglini sopra. È circa mezzogiono, tra un po’ torna Roberto dal lavoro e vedo Luigi comparire sulla porta della cucina con una faccia da funerale “Devo dirti una cosa terribile: ho 37,4 di febbre e un po’ di mal di gola”.
Mi è sembrato che il mondo mi crollasse intorno....
Ho parlato con Luigi che ha annullato la festa del giorno dopo, ha avvisato la morosa di non venire e nel frattempo ho finito di comporre le torte e le ho infornate, pensando come fare. Mi è venuto da piangere (reazione per me non proprio usuale), un pianto di sconforto e di tristezza. È tornato Roberto e ha trovato me piangente in cucina, Gigi in preda al più nero sconforto e l’Anna al telefono con Andre che era in Italia in vacanza con mamma fratelli e bambini e stava tornando a Zurigo con i suoi bambini in macchina e quindi non poteva passare a prendere Anna con il rischio di infettarli. Roberto si è preso gli insulti della Mariella per la prenotazione cancellata all’ultimo minuto, io ho rintracciato il medico che ci ha messo in tracciamento USL e abbiamo preso appuntamento per il sabato mattina per fare tutti e quattro i tamponi privatamente e pagando per accellerare: l’Anna doveva tornare a Zurigo e noi il martedì pomeriggio avevamo una visita al Cenacolo Vinciano a Milano e una cena prenotata in un ristorante stellato con amici.
I tamponi erano per fortuna tutti negativi, Luigi è stato subito bene (forse era l’agitazione) e l’Anna è tornata a Zurigo accompagnata da Roberto a Como dove la è venuta a prendere Andre. Noi abbiamo salvato la nostra uscita del martedì, Luigi si è laureato con soddisfazione. Il povero Luigi ha perso la festa con gli amici e noi abbiamo speso 400 euro in tamponi invece che in tartufo. E abbiamo mangiato hummus e torte per giorni di fila....