Cosa sono gli “interessi nazionali”? Quali interessi nazionali, legittimi alla luce dei diritti umani e nel contempo unici, sono solo per gli “italiani” e non anche per i tedeschi, i portoghesi… La formulazione corrente recita:
“Se poteste scegliere tra uno stato nazionale sovrano che difende i propri interessi nel quadro dello stato di diritto e un moloch burocratico fondato e guidato da èlite che intende uniformare la pluralità culturale europea in preda a una smania regolatrice sotto il segno dell’opacità, cosa scegliereste?”
Ma si può anche immaginare questa formulazione
“Cosa scegliereste tra uno stato nazionale che, finanziato con denaro pubblico, difende gli interessi di un piccolo gruppo di èlite nazionali politiche ed economiche ed è disposto a farlo, a seconda delle circostanze, anche con la forza (di cui sareste senza dubbio vittime anche voi) e una libera associazione di liberi cittadini i cui diritti alla libertà vengono garantiti da istituzioni sovranazionali che mantengono la pace a prescindere da dove abitiate su questo continente, da dove viaggiate o ovunque decidiate di stabilirvi per fare fortuna?”
Sentirsi a casa è un diritto fondamentale, l’identità nazionale no. Si è a casa quando gli odori e le cadenze pizzicano la nostra corda interiore, casa è un luogo concreto in cui non si è in visita, dove le particolarità linguistiche e le stramberie delle tradizioni instillano, se non un senso acritico di approvazione, almeno una specie di appartenenza. La casa è l’unico posto dov’è a fuoco che anche ciò che è diffuso e poco chiaro, dove il pane ha un sapore particolare, dove l’emozione è più grande e la rabbia nei confronti di chi bada solo al proprio orticello è poderosa come l’amore per gli ortaggi che vi crescono.
Il nazionalismo sta morendo? Si potranno abolire i parlamenti nazionali? Utopia? Ma era utopia anche la caduta del Muro, erano utopia i Trattati di Roma: la razionalità pragmatica dei cosiddetti realisti si è resa spesso drammaticamente ridicola agli occhi della storia. Esistono molte più opzioni di quelle che oggi sembrano fattibili.
Lo sviluppo postnazionale, l’intreccio degli stati europei, le loro interdipendenze sono così avanzati ormai da rendere impossibili le soluzioni nazionali ai problemi, siano essi economici o di altra natura, e al contempo il ritorno alla nazione ha di nuovo acquistato peso non solo come mentalità, ma anche a livello politico e istituzionale, grazie al rafforzamento del Consiglio nel sistema europeo, rendendo impossibili soluzioni sovranazionali coerenti. - il Consiglio europeo dei capi di governo nazionali è in costante contraddizione con qualsiasi sviluppo postnazionale e non solo: il suo potere e le sue competenze sono state recentemente rafforzate contro il senso stesso di questo sviluppo.
(Robert Menasse, Un messaggero per l’Europa, Sellerio)
(Robert Menasse, Un messaggero per l’Europa, Sellerio)
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