sabato 13 novembre 2021

LA PSICANALISI DEL GALLO?

 Questo è il gallo del mio pollaio


Ho un pollaio piccino, un gallo con 4/5 galline ad uso strettamente domestico (e già così regaliamo molte uova) e ce l’ho da decenni, ormai, si sono succeduti moltissimi galli (ogni paio d’anni bisogna cambiarlo per averlo sempre giovane e anche per mangiarlo). Nessuno dei galli che ho conosciuto e poi mangiato mi ha mai attaccato. So che i galli possono essere aggressivi, ma non mi era mai successo. Solitamente l’attacco del gallo avviene sempre secondo la stessa modalità: rincorre, afferra con le unghie e becca. Insomma cerca di tenere lontano il pericolo dalle sue galline. Inoltre quando avverte il rischio abbassa la testa e fissa il nemico, per poi ondeggiare con il corpo prima di partire correndo. Quando ha la preda sotto le sue zampe, il suo collo è adornato da piume che si alzano: tutto il corpo è poi impegnato nell’attacco per rendere inerme l’avversario.

Questo gallo ha cercato più volte di attaccare Gigi, ma ci abbiamo tutti riso su, scherzando sul fatto che lo avesse riconosciuto come un giovane maschio concorrente per il predominio sul pollaio. Poi, durante tutte e due le visite di Olivia, ha cercato più di una volta di attaccarmi, tendendomi veri e propri agguati, mentre avevo Olivia in braccio in giardino. Ne ha rimediato qualche urlaccio e anche un paio di scopate, ma la prima volta mi ha spaventato e le altre volte mi ha fatto imbufalire e ha segnato il suo destino. Nonostante abbia solo un anno, ieri è arrivato il suo sostituto e domani mattina la sua vita sarà finita e il suo destino entro sera sarà il mio congelatore.
Mi chiedo quale stress emotivo, quale spinta suicida abbia guidato le azioni di questo stupido gallo, ma ormai per lo psicoanalista è tardi (e non ne conosco di affidabili sulla psiche dei gallinacei). So it goes! Manie suicide soddisfatte.

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