venerdì 14 febbraio 2020

PICCOLA STORIA DI UN PALLONCINO

La signora che fa le pulizie nella nostra casa, la signora M., è una quarantacinquenne romena amorevole e simpatica che stamattina mi ha raccontato un divertente episodio della sua infanzia. Nata in campagna, da una famiglia molto tradizionalista  (per esempio racconta che gli adulti mangiavano su un tavolo, mentre i bambini mangiavano sempre in un tavolino a parte con la nonna, un padre severissimo con il quale non si discuteva nessuna decisione ecc.), in era comunista, M. ricorda una buona infanzia.
Un giorno, aveva intorno ai dieci anni, era andata a giocare sul lettone dei genitori (cosa insolita, perché i bambini dormivano sempre con i nonni, nella casa adiacente a quella dei genitori) e ha trovato un incarto argentato tra le lenzuola. Pensando fosse una chewing gum, l’ha aperto e ha invece trovato un palloncino al profumo di fragola. Contentissima, l’ha gonfiato più che poteva (era difficile da gonfiare) ed è andata tutta orgogliosa a far vedere il suo bel palloncino nuovo e profumato alla mamma che è immediatamente sbiancata, si è arrabbiata, l’ha sculacciata e le ha rotto il palloncino.
M. ha lungamente pianto e strepitato per l’ingiustizia e, come usava fare in questi casi, la sera è uscita incontro al padre che ritornava dal lavoro per raccontargli la cattiveria perpetrata con palese ingiustizia dalla madre nei suoi confronti.
Il padre, rientrando con la bambina per mano, ha chiesto conto alla moglie del suo strano comportamento e lei l’ha portato nell’altra stanza chiudendo la porta per spiegarglielo. Il padre è riapparso e con insolita pazienza ha promesso alla bambina M. che l’avrebbe risarcita, la domenica successiva, con una intera busta di dieci palloncini con cui giocare. M. non era contenta, aveva provato ad insistere che il suo palloncino era più bello e profumato, ma i genitori hanno bruscamente troncato la conversazione.
A M. l’arrabbiatura era rimasta per molto tempo e per un po’, a chiunque le chiedesse dei genitori, rispondeva che loro si divertivano molto nella loro camera con dei bei palloncini che non volevano dividere con nessuno.
Una sera il padre tornò arrabbiatissimo proibendole categoricamente di dire ancora stupidaggini del genere e promettendo pene severissime. Solo diversi anni dopo M. riuscí a capire perché...

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