domenica 4 febbraio 2018

AVREBBE POTUTO ESSERE

Sabato mattina sono andata in centro, in via della Repubblica. Non vado mai in centro a Parma, un po’ perchè lavorando in centro a Reggio non ho bisogno di negozi, ma soprattutto perchè non sono affatto un’entusiasta dello shopping. Sabato dovevo andare a ritirare il passaporto e quindi sono andata in questura, percorrendo a piedi gran parte di strada Repubblica.
Tornando dalla bisogna, ho preso un lussuoso caffè macchiato in pasticceria e ho pensato che sono venuta in via Repubblica con mia figlia Anna accompagnandola, prima della sua partenza per Zurigo, a comprare una mitica giacca a vento che ora definiamo “salvavita” e che la sta accompagnando nel suo secondo inverno svizzero. Non so perchè ho così vivido il ricordo di quello shopping, forse perchè doveva partire e c’era emozione nell’aria. Ho anche pensato che non avevo avuto esperienza di “giro-in-centro-con-shopping-con-la-mamma”, dati i rapporti di insofferenza tra me e mia madre che datano da molto lontano.
Sabato mi è venuto da pensare che era un peccato che non ci fosse Anna con me, che sarebbe stata una bella passeggiata e, quando sono “inciampata” nel mio negozio preferito di bigiotteria, guarda caso proprio in via Repubblica, mi sono comprata un paio di orecchini che mi piacevano e, d’impulso, ho anche comprato un anellino per l’Anna (che non porta orecchini) in un bel pacchettino.
Peccato per quello che avrebbe potuto essere e non era, ma tante cose comunque sono e saranno.
P.S. Sono già rassegnata al fatto che l’anellino non le piacerà, ma a me è piaciuto comprarlo

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