giovedì 24 luglio 2014

Piccola riflessione sull'indifferenza

Stamattina ho sentite riprese per radio (Radio Capital, ovviamente) alcune parole del Papa pronunciate lo scorso anno durante la visita a Lampedusa. Parlano della necessità di combattere l'indifferenza e, posto che come si sa le parole del Papa non rivestono per me alcun valore sacrale, mi sono piaciute e ho continuato a rimuginare su quanto l'indifferenza sia odiosa (anzi, poco comprensibile) anche per me.
Ma cosa c'è sotto l'indifferenza, posto che l'egoismo, cosí come la cattiveria, mi sembrano figure retoriche con le quali occultiamo la complessità del mondo? A mio avviso, molte cose - una delle principali, però, secondo me è la difficoltà ad assumersi responsabilità, dalla responsabilità vera di fare il proprio lavoro nella sua compiutezza (anche con il cuore e l'intelligenza), alla responsabilità di cercare di capire quello che succede, e la responsabilità di tenere insieme una famiglia, educare i figli,   fare qualche ora di volontariato.... concentrati invece sul proprio ombelico, di quanto si stia male, di quanto si lavori, di come tutto faccia schifo - perchè naturalmente tocca sempre a qualcun altro occuparsene. Ora, detto chiaro, ci sono in mezzo anch'io e in pieno, col peso della mia vita laboriosa e complicata, ma vedo molte cose, molti comportamenti che mi scandalizzano (nell'accezione biblica del "non scandalizzate i bambini") - gli italiani, in particolare, mi sembrano molto "organici" a questa modalità di comportamento.
Cosí, credo che prendersi carico di qualche pezzettino che possiamo fare, nel nostro piccolo, sia la strada che ci conduce fuori dal bosco......


Riserva dello Zingaro’ 2014

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