Un periodo folle, colmo di notizie agghiaccianti: un tredicenne serbo uccide altri ragazzini, varie sparatorie negli Stati Uniti, un altro serbo che spara a caso e uccide diverse persone e via via, ogni giorno nei paesi con ampia diffusione di armi il disagio e la follia diventano strage, diventano pianto e dolore insensato sotto i colpi dei fucili d’assalto, così efficienti nel cancellare vite umane.
E in questo contesto, mi cade l’occhio su questo trafiletto e mi raggelo
É folle, folle, folle, significa avere perso il senso, il filo logico, la capacitá di fare un ragionamento semplice, la pancia che ribolle e silenzia la realtà - un italiano su quattro! Forse non c’è speranza, non c’è più speranza.
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