lunedì 27 gennaio 2020

NUOTARE CONTRO CORRENTE


https://rep.repubblica.it/pwa/editoriale/2020/01/24/news/antisemitismo_ebrei_lager_deportati_neonazisti_non_possiamo_dirci_innocenti-246620414/?ref=RHPPLF-BH-I246632482-C8-P1-S1.8-T1

Per questo credo dobbiamo partecipare attivamente ad ogni iniziativa di ricostruzione del tessuto sociale.  Da lungo tempo assisto, prima preoccupata e poi spaventata, a due fenomeni tra loro divergenti e complementari: il crescente smarrimento di ampie fascie sociali via via sempre più depauperate di strumenti di conoscenza (es. non riuscire ad interpretare una pagina scritta) e la complessità crescente dei fenomeni e delle problematiche (emblematico il tema ambientale, ma ogni tematica, dalle pensioni alla legittima difesa, contiene enormi complessità e contraddizioni). Finora, l’unica sintesi trovata, la più immediata, è la riduzione dei problemi a semplici slogan, è la spinta a non capire, non argomentare, non approfondire, spezzando i legami e le connessioni del pensiero e tra la gente. Tipica soluzione di una parte politica, ma con appeal in pezzi anche dell’altra parte.
Se infatti penso ad un possibile futuro per le Sardine penso ad un possibile lavoro sulla parola, sull’incontro, alla riapertura di spazi di confronto e discussione che i partiti, trasformati in luoghi di conquista e gestione di poteri grandi e piccoli, non sono più. Il grande, bellissimo incontro simbolico nelle piazze credo dovrebbe trasformarsi in incontri più piccoli, in gruppi di parola in cui andare alla ricerca delle parole per dirlo, dei fili che possano ricostruire le trame.
Come nuotare contro corrente.

Nessun commento:

Posta un commento