lunedì 27 agosto 2018

PICCOLA SPIACEVOLE STORIA - DA ALBE

Sabato sera, festa del PD a Reggio Emilia, con una vecchia amica, non commentiamo gli ultimi eventi sull’immigrazione perchè non abbiamo, semplicemente, parole. Ma lei racconta un piccolo aneddoto - ha appena venduto casa sua perchè si trasferisce in un altro appartamento e ha fatto vedere la casa ad alcuni interessati mandati dall’agenzia. Arriva a visitare la casa questa coppia con un marcato accento meridionale  e la prima cosa che chiede è “come sono i vicini?” L’Albe non capisce nemmeno a cosa si riferiscono, ma glielo spiegano bene: non vogliono extracomunitari, quei... e giù tutta la sequenza nota di ingiurie e razzismo.
L’Albe ha pensato a sua madre e suo padre, comunisti doc, che a suo tempo facevano di tutto per dare una mano agli immigrati dal sud, gente senza niente, senza risorse e punti di riferimento, quasi senza saper parlare italiano. E, a pochi decenni di distanza, questo. L’Albe si chiede dove quando e perchè abbiamo perso questa gente per strada, come li abbiamo consegnati ai populisti, ai demagoghi e ai razzisti.
La mia reazione e riflessione però è diversa, penso a chi ci governava allora, gli odiati democristiani con le loro politiche di centro destra e la loro corruzione e giochi di potere - nessuno di loro avrebbe cavalcato la pancia peggiore della gente, l’incompetenza, la paura. La classe dirigente era accomunata da alcune coordinate, da aver letto qualche libro, dal sentirsi guida del paese, di essere “i migliori”, questa è la differenza da allora. Questo refrain dell’aver “perso la gente” mi sembra davvero un po’ stucchevole - la gente è stata persa su premesse totalmente diverse del senso e significato della democrazia e dell’interesse generale, semplificato, individualista e manipolatorio. Storiella antipatica, pensieri spiacevoli,  vero?

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