Il podere Stuard è un posto alla periferia di Parma (periferia di campagna, lungo la via Emilia verso Piacenza) che si occupa di sperimentazione, di produzione e vendita di frutta e verdura biologica, organizza feste campagnole, degustazioni, corsi di cucina e cene (sabato prossimo saremo alla cena della festa della tomaca, tutta a base di pomodori) e ha un bell’emporio dove (a caro prezzo) si comprano, oltre a frutta e verdura biologiche, piante aromatiche, peperoncini, anche cereali biologici, farine di ogni tipo, salsine particolari anche a marchio Stuard, infusi, formaggi di capra, pasta biologica... insomma ci siamo capiti. Il posto è bello, con una rusticità non artefatta ma autentica (a volte perfino eccessivamente rustico... ), ci sono perfino in vendita le galline di un tipo particolare, locale e antico (noi le compriamo lí, grandi ovaiole) e i tacchini e gli agricoltori custodi, insomma cose interessanti.
Roberto è spesso lí in quanto non solo azienda cliente, ma anche componente del Consiglio di Amministrazione dello Stuard. Oggi era lí ed ha assistito ad una rapida scenetta: entra nel cortile dello Stuard un taxi e si ferma praticamente davanti alla porta dell’emporio, esce dal taxi di corsa una signora che si fionda dentro e rapidamente comincia fare spesa. Il taxi è fuori che l’aspetta con il motore acceso. Roberto, nel cortile con Marco, il competentissimo e giovane responsabile dell’emporio, che lo sta aiutando a caricare la macchina, rimarca la scenetta e Marco, con un piccolo sorriso, gli dice che non è la prima volta e non è l’unica signora che lo fa.
Il mondo è bello perchè è vario.....
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