lunedì 18 dicembre 2017

INSENSATA VIOLENZA SULLE DONNE (E SUI BAMBINI)

Ancora un femminicidio, ieri, una donna accoltellata a morte davanti ai suoi bambini piccoli. Dolore e violenza - uccidere con un coltello ha bisogno di molto odio e molta violenza. Povera giovane donna la cui vera storia conosceranno solo gli intimi. Grande tristezza per una vita sottratta al futuro, insensatamente, per quel meccanismo che trasforma negli uomini il dolore in aggressività e che molte culture non solo non addomesticano, ma fomentano. Eppure, oggi non potevo smettere di pensare a quei bambini, che si trovano senza più la mamma e con un padre che l’ha ammazzata come un cane. Come potranno far fronte a questa cosa nella loro vita? Come li segnerà? Dovranno aiutarli molto, non solo le future famiglie che spero si prenderanno cura di loro, ma anche professionisti che li aiutino a costruire la propria identità in un confronto difficile con gli specchi che li hanno generati. Di tutto questo solo una cosa è non dico positiva, ma almeno non agghianciantemente negativa: a differenza della maggior parte degli uomini che ammazzano, questo padre (non si può definire certo compagno o marito) è vivo e non solo pagherà questa morte con la sua punizione della giustizia, ma forse un giorno potrà parlare a questi bambini, spiegare loro le folli ragioni del suo gesto e forse (chissà) dire loro di non seguire mai neppure lontanamente il suo esempio e chiedere il loro perdono, favorendo la formazione di cicatrici resistenti in questi piccoli orfani. Buona fortuna, bambini - bambini nostri.

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