venerdì 20 gennaio 2017

I'M NOT GIVING UP

  • La democrazia vive se c'è un buon livello di cultura diffusa. [...] se questo non c'è, le istituzioni democratiche – pur sempre migliori dei totalitarismi e dei fascismi – sono forme vuote. (Tullio de Mauro)

Osservo con dolore i primi passi dell'America di Trump. Ricordo di averla conosciuta, l'America volgare, di plastica, l'America ignorante condannata al sottoproletariato culturale, ai programmi spazzatura, al cibo spazzatura. Ma ricordo anche l'America dei grandi cieli, della libertà di esplorare e conoscere, di gente colta, attenta, libera e combattiva - a volte alleata con i poteri forti, a volte subordinata ad essi, ma sempre forte di grandi cieli e pensieri che sanno volare, catalizzatore di tante energie da tutto il mondo.
Trovo estremamente interessante osservare come la cultura, intesa come la intendeva Tullio de Mauro, grande maestro, ormai marginalizzata nel dibattito pubblico, spesso evidenzi una forza storica  che pare inaspettata.
Riflettevo stamattina, in macchina andando al lavoro, dopo avere ascoltato al notiziario alla radio definire Trump un nemico dell'Europa e della Cina e un alleato della Russia, che non mi stupisce affatto. L'Europa e la Cina, in modi profondamente diversi, ma entrambi giganteschi, sono la culla della cultura e sono ovviamente l'antitesi di quanto personifica Trump, un individualismo senza passato e senza reale percezione del futuro se non come proiezione di un presente da cui prendere il massimo. E sono con Serra (L'Amaca del 17/01/2017)

Come convivere con l’energumeno che considera “casta” un professore universitario, e non Trump e il suo governo di banchieri? Come difendere i quattro stracci che ancora coprono le nostre vergogne — per esempio l’antirazzismo, l’uguaglianza tra maschi e femmine, l’amore per la cultura — da movimenti popolari che, a vario titolo, pensano che l’uomo bianco debba comandare, le donne farsi trovare ben truccate e sorridenti quando rientra il marito, gli intellettuali siano una massa di inutili scrocconi? In attesa di un futuro radioso, prendere per i fondelli i nuovi duci e i loro fan plaudenti non mi sembra il più grave degli errori.

E sono con Sanders

Today is going to be a tough day for millions of Americans, including myself. But we cannot throw up our hands in despair. We have to fight back as effectively and as vigorously as we can. We are not giving up.

I'm not giving up.

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