venerdì 24 marzo 2023

OSSERVAZIONE ACIDA, QUASI UN RIGURGITO (MA CON PENTIMENTO FINALE)

 Reduce da una vacanza con la speranza (esaudita) di assistere alla magnifica aurora boreale e di immergersi in un magico paesaggio artico, mi sono trovata a frequentare aeroporti (Zurigo, Tromsø, Oslo) - ultimamente non mi è capitato spesso. Tutti gli aeroporti, in vari modi e con varie motivazioni, celebrano ed invitano un pensiero ecologico, la riduzione delle emissioni, la natura da preservare e via dicendo, una nuova e accentuata attenzione , promozione e dichiarazione di buone pratiche. Immagini anche molto belle e ben comunicate ne tappezzano le pareti, catturando molti occhi di gente di tutto il mondo.

Devo essere davvero più inacidita di quello che penso, se davanti all’ennesimo cartellone ho mentalmente imprecato “Ma porca puttana, ma proprio nei luoghi che praticano l’attività praticamente più inquinante al mondo deve essere presente tutto questo celebrare la natura e i comportamenti virtuosi?”. In silenzio e dentro di me mi sono davvero arrabbiata.

(Poi però un altro cattivo pensiero: proprio io mi infurio, io che ho preso quattro aerei , inquinando quello che ho inquinato, solo per togliermi uno sfizio di bellezza? Abbassa la testa, ragazza, le contraddizioni non attraversano solo i luoghi e il mondo, ma anche te…)


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