sabato 25 dicembre 2021

REGALI - IO

 Vorrei i miei figli, la mia nipotina e mio marito sempre qui con me. Vorrei tutto l’anno la casa splendente di lucine, decorazioni, piccoli presepi, risuonante in sottofondo molto basso di musica natalizia, odorosa dell’umami del brodo per i cappelletti e del lesso che sobbolle. Vorrei tutto l’anno lo scrocchiare della carta e dei fiocchetti dei regali che vengono aperti e le espressioni di piacere (a volte i gridolini) per tutte le belle, pensate, spesso superflue cose che vengono donate.

Vorrei che il calore della mia grande stufa e l’incanto quasi ipnotico dell’albero carico di addobbi e lucine potessero essere caricati in una batteria interna e durare dentro di me per lungo tempo, vorrei che il cioccolato e la spongata e il panettone permanessero nelle mie papille gustative. Vorrei sentire sempre la tenerezza e la gioia di un/una bimbo/bimba appena nato/a, ma vorrei anche non vedere più scene di povertà, disperazione e guerra, crudeltà e ferocia, freddo e gelo e tempesta che sembrano la musica di sottofondo di questa povera, magnifica Terra.

Vorrei passeggiare sul lungomare tra Lerici e San Terenzo con un tiepido sole a scaldarmi il collo e la schiena, vorrei viaggiare nell’enorme vuoto della Patagonia centrale ascoltando il senso del mondo, vorrei contare i mille arcobaleni della cascata di Sellfoss in Islanda, vorrei immergermi nell’atmosfera magnifica di Monterrey e della costa pacifica tra Los Angeles e San Francisco, vorrei sostare in silenzio per molto tempo nel Cenacolo Francescano, vorrei vedere le mille meraviglie che ancora non ho visto del mondo…

Ma soprattutto vorrei le cose impossibili da avere: vorrei più Natali a venire di quelli che riesco ad immaginare, vorrei gli occhi limpidi con cui riuscivo a scrutarli e memorizzarli e goderli in altri decenni, vorrei sopra ogni cosa i Natali in cui c’eravamo tutti, tutte le persone amate e ora mancanti.

So però di dovere ringraziare anche per questo Natale, per quello che ho e non possiedo, per il brodo che comincia a bollire in attesa dei cappelletti e per i messaggi di auguri che arrivano numerosi, tutti sinceri, tutti affettuosi. È difficile dire qualcosa di originale per fare gli auguri di Natale - molti poeti e molte citazioni lo testimoniano. È più facile però scrutare e condividere i fili di amore e di affetto che si intrecciano dentro di noi e intorno a noi. Buon Natale!



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