sabato 25 dicembre 2021

REGALI -ELASTI

 

regali

vorrei cinque tamponi senza cinque ore di coda davanti a una farmacia, una terza dose dietro l’angolo, abbracci per tutti, assaggiare il dolce nel piatto altrui, la fine della paura dell’aria che respiriamo.

vorrei cose sceme, futili e materiali perché hanno il sapore buono delle big babol e quel loro colore psichedelico che rende euforici: orecchini piccolissimi, il libro di un pasticcere francese, rossetto, ombretto, un faretto per leggere al buio, un paio di orecchie da coniglio, di occhiali rosa, di guanti che suonano il canone in re maggiore di pachelbel, la borsa di eta beta, una casa di bambole grande come un pollice.

vorrei il super potere dei monaci zen, saltare tra le mani senza piantarmi a metà strada, camminare a testa in giù, ballare il tango argentino, liberarmi dall’ansia di disturbare. vorrei la pancia piatta o almeno non curarmene, la lucidità di pensiero di mister i, la sua sicurezza, l’ottimismo da vispa teresa che già ho, la fiducia in me stessa che mi manca, la capacità di non curarmene. 

vorrei la felicità per tutti i maschi che mi stanno intorno e grandi amori e scelte giuste e passioni travolgenti e lo stupore delle cose fino a quando avranno cent’anni e oltre.

vorrei un cane, un gatto, un pesce rosso. no, i pesci rossi mi fanno impressione e hanno un odore strano. vorrei concentrarmi. vorrei la mia stanza. vorrei capire meglio. vorrei la consapevolezza di me e del mondo. vorrei sapere la storia e la fisica ma anche il diritto. vorrei essere un medico. vorrei non soffrire di vertigini. vorrei essere più gentile, più paziente, più generosa. vorrei non sentirmi sempre in ritardo. vorrei godermela di più. vorrei dare i consigli giusti. 

vorrei essere qui, adesso, con tutto quello che c’è da tenere e da cambiare. e dire grazie perché non ho bisogno di niente più di quello che già c’è e perché il mio desiderare fa quasi sempre rima con giocare.

tanti auguri. ai desideri, ai giochi, alle speranze, a noi che diventiamo grandi, nonostante tutto.

(Dal blog di Elasti alias Claudia De Lillo, Nonsolo mamma)

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