C’è una piccola via nel centro di Colorno, la stessa che porta al Duomo, dove in famiglia diciamo che c’è tutto quello che ci serve.
C’è il fornaio Borlenghi, dove il sabato mattina Roberto compra enormi quantità di focaccia di grano duro di impareggiabile bontà di cui ci abbuffiamo senza stancarci mai.
C’è il casalinghi Felisi dove troviamo tutte le piccole indispensabili cose che servono per la casa, dai cerchietti di silicone di ricambio per i tappi delle bottiglie con la macchinetta alle minuscole pile per il termometro da dolci (segnalo purtroppo una recente defaillance, incapace di fornirmi un battipanni…).
C’è il fruttivendolo Carlo, erede di due genitori fruttivendoli che noi ricordiamo e praticamente cresciuto in negozio e che ci fornisce arance (e noci) per tutto l’inverno che il mio competentissimo ed esigentissimo marito (in materia di frutta e verdura) ha eletto le “migliori”.
C’è la merciaia Giovanna, che ho sempre visto lì, un po’ gravata ora dal peso degli anni ed affiancata da una fidatissima commessa ed ora dal figlio, da cui ho sempre comprato calze, pigiami, magliette di sotto, mutande e passamanerie, una bella signora di una naturale eleganza che mi ha sorpreso ieri, mentre comperavo il pigiama estivo, facendomi i complimenti per la mia “bellissima nipotina” che ha visto “sabato dal fornaio in braccia a suo marito con sua figlia” - non avevo mai realizzato in tutti questi anni di cortese frequentazione che sapesse chi erano mio marito (anch’esso suo cliente) e mia figlia. Mi viene ora il dubbio che abbia mappato anche mio figlio.
C’è la lavanderia, in cui la lavandaia storica è andata in pensione e adesso una gentile signora prende in carico le nostre giacche invernali.
C’è la pizzeria da asporto, efficientissima e con una buona pizza integrale a lunga lievitazione.
C’è la gioielliera cui ricorrere per le pile e i cinturini degli orologi (e dalla quale ho comprato un delizioso cuoricino d’oro con inciso “Olivia”).
C’è infine la mitica macelleria di Giorgio, Roberta e Silvia che sono per inciso i nostri vicini e che allevano i bovini che vendono nella loro stalla. L’altro giorno sono andata a comprare un pezzo di manzo per fare il roast beef e Giorgio me l’ha tutto tagliato e quasi direi cesellato e quando me l’ha consegnato mi ha detto, in dialetto “Attenta quando apri il pacchetto a casa perchè magari sente aria di casa sua e scappa via”.
Come dicevo, tutto quello che serve, anche i giusti sorrisi.
Sempre pensato che vivete in un posto magico
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