L’antefatto è che Roberto ha compiuto sessanta anni - il 28 aprile scorso. Già da prima con i figli abbiamo cominciato a ragionare del regalo di compleanno. Abbiamo escluso regali, perchè quello che vogliamo ormai ce lo compriamo e allora abbiamo pensato ad un evento - quale evento poteva farlo felice ? Sicuramente ricostituire la nostra famiglia come eravamo abituati solo una decina di anni fa. Così abbiamo pensato che l’Anna da Zurigo a Milano poteva arrivare e tornare in giornata (circa tre ore di treno) e che Milano ha fantastici ristoranti e teatri e mostre e che potevamo organizzare. Ma il 28 aprile non era un buon momento, stava morendo Ermes, il papà di Roberto, che è poi morto il 6 maggio, poi c’è stata l’estate e noi in Scozia, l’Anna sempre in giro per montagne e il compleanno dell’Anna e Gigi in Giappone e tutti i week end impegnati in molte cose importanti..... ( meno).
Siamo arrivati a blindare per tutti il 6 di ottobre. La mattinata è stata semplice da organizzare: c’è questa bella mostra che ha ricostruito le macchine progettate da Leonardo ed eravamo sicuri che potesse piacere molto a Roberto. L’Anna poteva arrivare per le 11 alla mostra e saremmo stati lì anche noi tre per quell’ora. Poi la scelta del ristorante è stata molto discussa tra me e i figli - sono partita con Cracco ma ho trovato immorale spendere 350/400 euro a testa TROPPO anche per dei viziati come noi - ho proposto alcuni ristoranti vegetariani di buon livello, ma uno non era aperto a pranzo, l’altro era vegano e Anna ha giustamente obiettato sulla non sostenibilità del veganesimo (“utilizzano materie prime naturali, è vero, ma per poi unirle e creare un alimento devono aggiugere leganti ed emulsionanti, non provenienti da prodotti animali, ma dall’industria e quindi NI - Natural Identical”). Anna ha proposto Alice Ristorante su cui aveva visto un documentario con la storia e la filosofia delle proprietarie, molto interessante il tutto, una stella Michelin e mainly pesce (“questo ristorante è gestito da due donne, che mi sembrano grandi donne. Tante idee e riconoscimenti, un motivo in più per andare in questo mondo di chef maschi. Utilizzano materie prime di prima qualità, rielaborando piatti della tradizione in concezione moderna, quindi esattamente ciò a cui noi siamo interessati”). Ho riobiettato che era un po’caro, ma Anna mi ha mandato un vibrante whatsapp “penso che ce lo possiamo meritare, lavoriamo come schiavi, paghiamo le tasse. E in più è una delle poche occasioni in cui abbiamo la possibilità di fare, gustarci e festeggiare qualcosa insieme!”. Ha smesso di fare la rompi, mi sono taciuta e ho prenotato.
Ed è stato davvero tutto bello, Roberto, del tutto all’oscuro, ha vissuto con sorpresa emozionata l’incontro con l’Anna, la mostra è stata bella, il pranzo davvero sublime, una giornata di famiglia da ricordare. Qui siamo al termine del pranzo con i dolcetti di addio. Felici. Con tanto da festeggiare.
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