lunedì 18 dicembre 2017
INSENSATA VIOLENZA SULLE DONNE (E SUI BAMBINI)
Ancora un femminicidio, ieri, una donna accoltellata a morte davanti ai suoi bambini piccoli. Dolore e violenza - uccidere con un coltello ha bisogno di molto odio e molta violenza. Povera giovane donna la cui vera storia conosceranno solo gli intimi. Grande tristezza per una vita sottratta al futuro, insensatamente, per quel meccanismo che trasforma negli uomini il dolore in aggressività e che molte culture non solo non addomesticano, ma fomentano. Eppure, oggi non potevo smettere di pensare a quei bambini, che si trovano senza più la mamma e con un padre che l’ha ammazzata come un cane. Come potranno far fronte a questa cosa nella loro vita? Come li segnerà? Dovranno aiutarli molto, non solo le future famiglie che spero si prenderanno cura di loro, ma anche professionisti che li aiutino a costruire la propria identità in un confronto difficile con gli specchi che li hanno generati. Di tutto questo solo una cosa è non dico positiva, ma almeno non agghianciantemente negativa: a differenza della maggior parte degli uomini che ammazzano, questo padre (non si può definire certo compagno o marito) è vivo e non solo pagherà questa morte con la sua punizione della giustizia, ma forse un giorno potrà parlare a questi bambini, spiegare loro le folli ragioni del suo gesto e forse (chissà) dire loro di non seguire mai neppure lontanamente il suo esempio e chiedere il loro perdono, favorendo la formazione di cicatrici resistenti in questi piccoli orfani. Buona fortuna, bambini - bambini nostri.
domenica 10 dicembre 2017
A CHE COSA SERVE ANDARE IN MANIFESTAZIONE
Ieri Roberto e Luigi (sono molto contenta soprattutto della presenza di Luigi, ovviamente) sono andati a Como alla manifestazione antifascista. Io non sono andata perchè il pensiero di 5 ore di macchina anche nel week end mi dava un senso di nausea, ma ero con loro nell’intento e nello spirito. Tra i vari messaggini whatsApp che ormai fanno trama alle nostre giornate mi ha colpito il messaggino di un compagno di classe del liceo (il Buro, un reggiano) che dice annoiato “ma le manifestazioni a cosa servono?”
Roberto ha risposto “Servono a vivere un momento di sentimento comune, a fare massa critica su un principio, su di una rivendicazione, servono ad incoraggiare i nostri rappresentanti a rimanere sul pezzo, a passare la giornata con un figlio giovane...”.
Una bella risposta, direi. Aggiungerei solo che servono anche ad essere più credibili quando ci si lamenta per come vanno le cose - almeno si può dire che nel nostro piccolo ci si è impegnati per cambiarle e che è vero che il mondo intorno a noi le vuole e se le merita, ma che noi non le vogliamo e non ce le meritiamo. Una piccola cosa? Può darsi (ma nemmeno tanto piccola....)
Roberto ha risposto “Servono a vivere un momento di sentimento comune, a fare massa critica su un principio, su di una rivendicazione, servono ad incoraggiare i nostri rappresentanti a rimanere sul pezzo, a passare la giornata con un figlio giovane...”.
Una bella risposta, direi. Aggiungerei solo che servono anche ad essere più credibili quando ci si lamenta per come vanno le cose - almeno si può dire che nel nostro piccolo ci si è impegnati per cambiarle e che è vero che il mondo intorno a noi le vuole e se le merita, ma che noi non le vogliamo e non ce le meritiamo. Una piccola cosa? Può darsi (ma nemmeno tanto piccola....)
sabato 9 dicembre 2017
IL BENE E IL MALE- DA LAICA
Sono nettamente e serenamente laica, senza tentennamenti, ma nemmeno rancori. Rispetto chi ha bisogno di livelli di spiritualità più alti di quelli di cui ho bisogno io - l’unico motivo di attrito che a volte provo è quando si cerca di impormi una morale derivata dalla religione.
Mi sono chiesta a volte come articolare una definizione di bene e male in senso extramorale, posto che anche senza una morale religiosa, mi sembra di percepire con chiarezza la differenza tra il bene e il male.
Ho trovato una buona risposta nel libro che sto leggendo di Recalcati (Contro il sacrificio. Al di là del fantasma sacrificale):
Bene è quando il campo della vita si allarga, Male quando si restringe, Bene quando diventa generativo, Male quando resta sterile, Bene quando sa ospitare la donazione, Male quando la rigetta e l’osserva risentita, Bene quando il desiderio è vivo, Male quando è morto e invidia nell’impotenza quello vivo.
Ho provato empiricamente a confrontare molte percezioni che ho sul bene e il male e penso vengano incluse. Male è il giudizio senza appello, bene l’ardua ricerca di una veritá complessa; male è l’illusione che si ha di se stessi, bene è la certezza che si ha di se stessi; male sono i valori, bene la ricerca dei valori; male é la passività, bene la generatività; male é la staticità, bene la ricerca. Male sono la guerra, l’odio e i rancori, bene sono la pace, l’amore non cieco e la comprensione e la tolleranza.
La laicità aiuta.
venerdì 1 dicembre 2017
UN UOMO FELICE
Bisogna sapere cosa fa felice ogni uomo. Dopo tanti anni, so cosa fa felice Roberto. Oggi, al Jardin Botanico Canario, Isla de Gran Canaria, c'era un uomo felice
Iscriviti a:
Post (Atom)