Stamattina il sole era proprio accecante è il cielo di quel blu che solo il dopo pioggia puó assicurare. L'aria freschina e frizzante.
Arrivo come al solito in macchina al parcheggio scambiatore al Foro Boario di Reggio Emilia e prendo la mia amata bicicletta con la quale raggiungo il mio posto di lavoro, nella piazza principale di Reggio in piena zona pedonale. Pedalando con piacere attraverso il trafficato viale di accesso dalla periferia al centro, il parco e un paio di piazze.
Mi viene non so perchè in mente una (bellissima) canzone degli Stadio che credo si chiami "Canzoni alla radio" e che mentre pedalo comincio prima sommessamente a canticchiare e poi a poco a poco a cantare, fino a cantarla a squarciagola:
"È la più bella di tutte, si stacca piano dal cuore.
È la più bella di tutte, è una canzone d'amore.
Come un sasso nel cielo, è una stella cometa
Sarà forse per questo che hanno inventato la radio
E le gite all'aperto e i vestiti di seta,
Le corse in bici sotto i cieli blu
È un miracolo, no?"
Probabilmente le parole non sono nemmeno quelle giuste, ma io cantavo, protetta dai rumori del traffico e dalla ancora poca gente in giro in centro - ed ero contenta.
Ho pensato per un attimo che chi mi avesse sentito avrebbe potuto commentare "guarda quella vecchia signora arteriosclerotica", ma ho con chiarezza sentito che non me ne fregava nulla, pedalando sotto il cielo blu.
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