mercoledì 20 settembre 2017

VECCHIA SIGNORA ARTERIOSCLEROTICA

Stamattina il sole era proprio accecante è il cielo di quel blu che solo il dopo pioggia puó assicurare. L'aria freschina e frizzante.
Arrivo come al solito in macchina al parcheggio scambiatore al Foro Boario di Reggio Emilia e prendo la mia amata bicicletta con la quale raggiungo il mio posto di lavoro, nella piazza principale di Reggio in piena zona pedonale. Pedalando con piacere attraverso il trafficato viale di accesso dalla periferia al centro, il parco  e un paio di piazze.
Mi viene non so perchè in mente una (bellissima) canzone degli Stadio che credo si chiami "Canzoni alla radio" e che mentre pedalo comincio prima sommessamente a canticchiare e poi a poco a poco a cantare, fino a cantarla a squarciagola:
"È la più bella di tutte, si stacca piano dal cuore.
È la più bella di tutte, è una canzone d'amore.
Come un sasso nel cielo, è una stella cometa
Sarà forse per questo che hanno inventato la radio
E le gite all'aperto e i vestiti di seta,
Le corse in bici sotto i cieli blu
È un miracolo, no?"
Probabilmente le parole non sono nemmeno quelle giuste, ma io cantavo, protetta dai rumori del traffico e dalla ancora poca gente in giro in centro - ed ero contenta.
Ho pensato per un attimo che chi mi avesse sentito avrebbe potuto commentare "guarda quella vecchia signora arteriosclerotica", ma ho con chiarezza sentito che non me ne fregava nulla, pedalando sotto il cielo blu.

domenica 17 settembre 2017

SFARFALLIO DI FINE ESTATE

L'estate sta finendo e ho quindi consentito alla mia rigogliosissima pianta di timo di fiorire (prima, cimandola senza pietà per raccogliere il timo, lo impedivo)
Ieri mi sono accorta di un'attività frenetica sui fiorellini del timo, vari insetti, api e una miriade di farfalle, un piccolo, temporaneo mondo pieno di vita. Ho cercato di catturarne un paio di immagini.
Alcune farfalle si confondevano con i fiori

mercoledì 13 settembre 2017

IL COLORE DELLE UOVA?

Stasera ho cucinato frittata - con le uova delle mie galline, ovviamente.
Quando ho rotto le uova nella terrina ho notato con una certa emozione lo spettacolo
Ogni uovo era di dimensioni e colori diversi, mentre le uova industriali privilegiano uniformità e "normalità". Ho voluto condividere la bellezza di queste uova per far vedere quante cose perdiamo senza saperlo per strada, quanta ricchezza, quanta biodiversità, quanti dettagli anche piccoli come questo.
La frittata di zucchine (tra le ultime dell'orto) era buonissima ed è stata spazzolata via - sembrava ancora più buona del solito.

sabato 2 settembre 2017

GOING SOUTH

Una settimana a Otranto. Avevo già descritto la mia vocazione per il Nord. Vado a Nord con facilità, contenta degli scarponi, dei paesaggi oceanici solitari, perfino delle brevi piogge, pregustando i fiori, il verde, l'ordine, l'immensa tranquillità.
Il mio rapporto con il Sud (e questo è un grosso cambiamento dagli anni della giovinezza) è molto più complesso. Sono partita sapendo già che molte cose mi avrebbero enormemente infastidita. L'esordio è un aneddoto che mi va di raccontare. Nelle lunga cavalcata di attraversamento dell'Italia (1.000 km) che ci aspettava, ieri affrontata tutta d'un fiato al ritorno, abbiamo invece scelto all'andata di spezzarla in due, fermandoci a Termoli per una passeggiata pomeridiana e a dormire (amiamo molto Termoli, sede di due vacanze degli anni passati che ci sono rimaste nella mente e nel cuore). La mattina dopo ripartiamo e usciamo dall'autostrada a Fasano (vicino a Brindisi) per fare rifornimento di gas metano. Al (grosso) distributore mentre Roberto aspettava il rifornimento io sono andata al bar a prendere una bottiglietta d'acqua. Ritornati in viaggio, ci siamo raccontati a vicenda che lui ha discusso con il benzinaio che non aveva il POS per pagare con il bancomat e contemporaneamente io ho dovuto chiedere lo scontrino al barista che me l'ha rilasciato con un ironico "se proprio le serve". Benvenuti al Sud, ho pensato. Sono seguite tutta una serie di altre punzecchiature, anche dolorose: il macello della bellissima serie di spiaggette di Frassanito, con gli ombrelloni piantati nell'acqua e rifiuti ovunque, la spiaggia (un lido, non spiaggia libera) di Baia dei Turchi con il primo strato di sabbia sostituito da uno strato di cicche di sigarette e gli ombrelloni invivibilmente vicini gli uni agli altri, la costante barriera di rifiuti che costeggia tutte le strade, i paesi assediati dalle macchine ovunque (Specchia, un paese sconosciuto e con un centro storico bellissimo!) senza alcun cenno di organizzazione di parcheggi... Lo sapevo anche prima di partire, ho masticato amaro e chinato la testa, pensando a quanto spreco, a quanta inutile sofferenza.
Poi ho iniziato ad lasciar penetrare in me la bellezza dei posti naturali e storici (una passeggiata serale nel venticello del centro di Otranto è un regalo della vita), la cortesia naturale della gente, i posti invece bene organizzati (laghi Alimini, Pescoluse, il nostro perfetto agriturismo dove abbiamo affittato un appartamentino) per i quali immagino persone impegnate a combattere ogni giorno, il cibo divino che trovi dappertutto in cui l'eccellenza delle materie prime non viene maltrattata. E ho riconosciuto anche qui radici e parti di me e del mio paese che amo, di cui non so fare a meno.
Solo per due cose il fastidio si è trasformato in dolore e un dolore che rimane. La prima è la devastazione del territorio: costruzioni ovunque in gran parte abbandonate e senza criterio, opere di urbanizzazione inesistenti o abbandonate evidentemente da lungo tempo, strutture ricettive ben al di sopra della richiesta e capienza del territorio, costruite per lavorare due mesi all'anno. Nessun criterio di governo del territorio che si possa intuire.
La seconda è la xylella, che in certe zone devasta letteralmente gli ulivi. Se fossi negli organi di governo regionali non mi occuperei di altro che non di combatterla, e non solo per il valore produttivo che hanno gli ulivi, ma perchè la bellezza e la stessa caratterizzazione della Puglia è legata agli ulivi. Gli ulivi sono il MONUMENTO della Puglia. E invece pare che Emiliano si occupi dei no-vax e molto poco della xylella.
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