venerdì 11 dicembre 2015

DISCORSO ALL'UMANITÀ

Ho risentito recentemente questo pezzo-capolavoro del grande maestro Chaplin, un pezzo che ha segnato e in certo qual modo ossessionato alcuni anni della mia prima giovinezza. Riascoltandolo, mi ha ancora, dopo quarant'anni, emozionato. Come nell'affresco dell'Allegoria del Buon Governo di Lorenzetti a Siena (del 1300!) anche questo monologo all'umanità contiene già tutto quello di cui abbiamo bisogno. Com'è che non impariamo mai?

https://m.youtube.com/watch?v=u-Heclsnxi0

In questa clip manca poi il pezzo finale, quello che ancora oggi - irragionevolmente - mi dà speranza

« Anna, mi puoi sentire? Dovunque tu sia abbi fiducia nel domani. Anna, le nubi si diradano ed il sole inizia a risplendere. Prima o poi usciremo dall’oscurità per andare verso la luce e vivremo in un mondo nuovo. Più buono, in cui gli uomini si solleveranno al di sopra del loro odio, della loro brutalità e della loro avidità. Guarda in alto, Anna. L’amore umano troverà le sue ali e inizierà a volare con le sue ali nell’arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro. Il futuro radioso che appartiene a me, a te. Ed a tutti noi. Guarda in alto, Anna. Lassù. »


Mi piace pensare che nell'incarnazione di Anna, mia figlia, oggi, ci sia un lontano legame con questa Anna, disperata, buttata a terra, ma così fortemente richiamata alla vita, che guardava nonostante tutto con speranza al futuro.

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