Poi metterei le militanze limitate. Ci sono momenti in cui, invece di fare per l'ennesima volta spallucce, si può tentare di dare qualche piccola spallata, se si vede uno spiraglio, un seme di speranza e di cambiamento [in verità mi vergogno dello stupido giochino di parole che ho usato, ma non ho resistito].
Le chiamo mitanze limitate perchè permane la consapevolezza della parzialità, della non totale condivisione, della mancanza di entusiastico senso di appartenenza - però ci può essere un avvicinamento, un senso.
Per quello che mi riguarda (e non da sola, con tanti altri, compreso Roberto) ho partecipato con una certa convinzione alla nascita del PD (perbacco, sono stata una "madre costituente" eletta all'assemblea regionale) sostenendo Rosy Bindi contro Veltroni (2007?) e perdendo. Poi nel 2009, dopo le dimissioni di Veltroni, ho fatto campagna per Marino contro Bersani, perdendo. poi nel 2012 ho sostenuto la Puppato al primo turno e Renzi al secondo turno contro Bersani per la scelta del candidato premier, perdendo ancora una volta. E poi nel 2013 Renzi contro Bersani. E adesso sostengo Renzi, per il momento.
Ho sostenuto sempre, al di là delle persone, chi parlava di rinnovamento, di diritti civili, di politica invece che di partito, consapevole di perdere, ma convinta che serva il dare testimonianza, il costruire opinione, in un paese che vive di appartenenze, più che di opinioni. Sono convinta che sia servito anche perdere tante volte, perchè gli spostamenti sono faticosi, lenti, quasi percettibili, però ci sono in tante piccole, piccolissime spallate che pensino a una direzione.
Continuerò a farlo, quando incontrerò qualche altra militanza limitata. Anche recentemente ho sostenuto Balzani contro Bonaccini per la Presidenza della Regione. Perchè ritengo Balzani perfetto? Assolutamente no, ma diceva cose più convincenti e originali di Bonaccini.
Militanza limitata, senza appartenenza, politica e discussione - e se anche questo fosse rivoluzionario?
Nessun commento:
Posta un commento