domenica 14 settembre 2014

UNA STORIA DI PULCINI DI SANGUIGNA


Una piccola storia divertente e un po' triste.
Tra i numerosi animali che popolano il cortile di Sanguigna (censimento approssimativo: un cane cucciolo e molto attivo, due micie adulte, una micina di qualche settimana tenerissima, un vecchio gattone spelacchiato e pelandrone, quattro tartarughe di terra, diverse galline, pollastri e un galletto nel pollaio e tre gallinelle -cocincine - libere in giro) una delle gallinelle libere ha deciso di covare su un ballone in alto alcune settimane fa. Per esperienza già fatta però sappiamo che le loro uova, probabilmente per motivi di consanguineità, non sono fertili, per cui le abbiamo sostituite con le uova delle galline del pollaio, però tirando un po' tardi e quindi con una settimana di distanza tra le prime e le ultime. Nati i primi tre pulcini, li abbiamo tenuti per qualche giorno in casa in un cestino (non potevamo lasciarli sul ballone, sarebbero sicuramente caduti e la chioccia avrebbe abbandonato le altre uova) e poi li abbiamo ridati alla chioccia quando sono nati gli ultimi due. A quel punto però la chioccia non ha più riconosciuto i primi tre, non li voleva e li beccava.
Abbiamo provato a liberarla e ieri sera Roberto ha preso i pulcini per riportarli nella gabbia ed è successa una scena tenerissima: gli ultimi due, come fanno normalmente i pulcini, cercavano di scappare dalle mani di Roberto, mentre i primi tre si avvicinavano alle mani di Roberto per farsi prendere, riconoscendo probabilmente le mani come le chiocce dei primi giorni di vita.
la chioccia con i pulcini
Un pulcino "rifiutato" - abbiamo dovuto mettergli un cerotto perchè aveva un buco sulla schiena provocato da una beccata della chioccia e gli altri continuavano a beccarlo sulla ferita. Mah, non so se finirà bene, i pulcini hanno bisogno della chioccia quando sono così piccoli - li tiene al caldo e al sicuro.

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