lunedì 29 settembre 2014

COSA SUCCEDE: ha vinto Bonaccini

Ha vinto delle primarie imbarazzanti e penose il solito piccolo politico mezza calzetta, uomo di apparato che è sempre stato attento principalmente a due cose: la prima è stare molto attento a non pestare i piedi e non disturbare i potenti (piccoli e grandi), la seconda, non meno importante, è di essere molto attento a non esprimere mai un'idea originale, a non dare mai un contributo di pensiero ed approfondimento vero. D'altra parte, tutto nella media, forse nemmeno la Regione Emilia-Romagna, che io nonostante tutto amo e di cui vedo tuttora grandi potenzialità nonostante il dissennato spreco di tante di esse, si merita di più.
Volevo però riflettere su due cose a mio avviso più importanti - la prima è la penosa messa in scena di potere che il pd emiliano ha offerto in queste primarie (e continua ad offrire, con la scelta dei candidati consiglieri) - chiuso nelle sue stanze, a dibattere di ex pds ed ex margherita, di padri politici, di poteri e poltrone - che miseria, mentre intorno i capannoni sono vuoti, il lavoro non c'è e il welfare scricchiola e un popolo che pensava di cominciare ad essere "europeo", con un lavoro possibile, le scuole dell'infanzia, una buona sanità e un po' di welfare si ritrova invece in un bagno di realtà ad essere ancora italiota e mafioso di alto ma anche piccolo e minuscolo cabottaggio.
La seconda cosa, non scollegata dalla prima, è considerare quanto la classe dirigente del pd rappresenti il suo "popolo" di riferimento. Se Bonaccini ha preso il 60% e Balzani il 40% ci si aspetterebbe che anche la classe dirigente fosse tendenzialmente rappresentativa di questi rapporti, ma la classe dirigente del pd era schierata, ad essere larghi, forse 90 per Bonaccini e 10 per Balzani. Questo evidenzia per me un problema ineludibile ancora una volta di distanza tra questa classe dirigente e tra l'altro il suo popolo più accanitamente fidelizzato (aggiungerei anche un po' masochista) che si è preso la briga di andare a votare nel deserto dell'entusiasmo per questo appuntamento.  Problema che, come la volta scorsa nettamente parallela nel trend anche se non nelle dimensioni, avevo già rilevato nel famoso scontro sempre 60-40 (se ben ricordo) tra Bersani e Renzi con un partito schierato anche lì 90-10. È finita come è finita, ma ha pagato allora l'Italia e oggi, ahimè, comincerà a pagare l'Emilia-Romagna.

sabato 20 settembre 2014

PAROLE INTELLIGENTI - sulla scuola

Finalmente parole intelligenti sulla scuola, ma chi mai le ascolterà? Io sì, le sottoscrivo tutte.


domenica 14 settembre 2014

UNA STORIA DI PULCINI DI SANGUIGNA


Una piccola storia divertente e un po' triste.
Tra i numerosi animali che popolano il cortile di Sanguigna (censimento approssimativo: un cane cucciolo e molto attivo, due micie adulte, una micina di qualche settimana tenerissima, un vecchio gattone spelacchiato e pelandrone, quattro tartarughe di terra, diverse galline, pollastri e un galletto nel pollaio e tre gallinelle -cocincine - libere in giro) una delle gallinelle libere ha deciso di covare su un ballone in alto alcune settimane fa. Per esperienza già fatta però sappiamo che le loro uova, probabilmente per motivi di consanguineità, non sono fertili, per cui le abbiamo sostituite con le uova delle galline del pollaio, però tirando un po' tardi e quindi con una settimana di distanza tra le prime e le ultime. Nati i primi tre pulcini, li abbiamo tenuti per qualche giorno in casa in un cestino (non potevamo lasciarli sul ballone, sarebbero sicuramente caduti e la chioccia avrebbe abbandonato le altre uova) e poi li abbiamo ridati alla chioccia quando sono nati gli ultimi due. A quel punto però la chioccia non ha più riconosciuto i primi tre, non li voleva e li beccava.
Abbiamo provato a liberarla e ieri sera Roberto ha preso i pulcini per riportarli nella gabbia ed è successa una scena tenerissima: gli ultimi due, come fanno normalmente i pulcini, cercavano di scappare dalle mani di Roberto, mentre i primi tre si avvicinavano alle mani di Roberto per farsi prendere, riconoscendo probabilmente le mani come le chiocce dei primi giorni di vita.
la chioccia con i pulcini
Un pulcino "rifiutato" - abbiamo dovuto mettergli un cerotto perchè aveva un buco sulla schiena provocato da una beccata della chioccia e gli altri continuavano a beccarlo sulla ferita. Mah, non so se finirà bene, i pulcini hanno bisogno della chioccia quando sono così piccoli - li tiene al caldo e al sicuro.

venerdì 12 settembre 2014

ANNA SOGNA

L'Anna ci ha raccontato un sogno che ha fatto. In estrema sintesi, era chiamata a fare un colloquio di lavoro alla Barilla a cui faticava ad arrivare (non la trovava) con suo padre che chiamava continuamente per dirle che non era possibile che non arrivasse e come mai non arrivava e poi la chiamava per dirle che la Barilla voleva farle un proposta di lavoro a 2.500 euro al mese e che lui non era d'accordo perchè lei non sapeva fare niente ed era immorale che le facessero questa proposta...
Quanti fili in questo sogno ... un segno di questi tempi di incertezza e paura in particolare per i giovani che inevitabilmente vanno a prendere a mazzate l'autostima anche in chi è fortunato  come Anna; la continua fatica che è il lavoro e la rincorsa ad una vita da costruire; il rapporto con le figure paterne, autorevoli, amorevoli, ma ingombranti - lo specchio che rimanda sempre immagini di noi stessi da confrontare con ciò che crediamo di vedere nello specchio stesso e ciò che vogliamo vedere.
Corri, Anna, corri, ma cerca di correre leggera, più lieve....

domenica 7 settembre 2014

TUTTI MATTI PER COLORNO - 5, 6 e 7 settembre 2014

Tutti matti per Colorno - alè ! - con allegria, fantasia e incanto
                                       







sabato 6 settembre 2014

GENESI - mostra delle opere di Salgado

Palazzo della Ragione, Milano. La mostra delle spettacolari foto in bianco e nero di Salgado è un viaggio in 5 sezioni (Antardide, Santuari, Africa, Terre del Nord, Amazzonia) in un mondo che è balsamo per gli occhi e per la mente.
Salgado: "Abbiamo deciso di intitolare questo progetto Genesi perchè abbiamo immaginato di riportare indietro le lancette dell'orologio per tornare al tempo delle eruzioni vulcaniche e dei teremoti che hanno modellato la Terra; all'aria, all'acqua, al fuoco da cui è nata la vita; alle specie animali che ancora non si sono lasciate addomesticare; alle tribù il cui stile di vita è rimasto immutato per secoli; alle forme primitive di organizzazione sociale che esistono ancora oggi. Volevo scoprire in che modo uomo e natura sono riusciti a coesistere per tanto tempo in quello che oggi ci piace definire equilibrio ecologico.
Genesi è il resoconto dei viaggi fatti in questi anni, è un'ode visiva alla bellezza e alla fragilità della Terra. Ma è anche un ammonimento - almeno lo spero - a considerare tutto ciò che rischiamo di perdere.
Ho scelto un approccio che non è quello di un giornalista nè di uno scienziato, e nemmeno di un antropologo. Genesi è il risultato del desiderio romantico di trovare - e condividere - un mondo ancora intatto, che troppo spesso sfugge ai nostri occhi e alla nostra conoscenza. Il mio intento non era di arrivare in regioni in cui nessun uomo avesse mai messo piede prima di me, anche se spesso la natura incontaminata si trova in luoghi quasi inaccessibili. Volevo semplicemente mostrare la natura in tutto il suo splendore, dovunque l'avessi trovata. E l'ho trovata in spazi sconfinati caratterizzati da un'eccezionale biodiversità che, cosa stupefacente, coprono quasi metà della superficie terrestre; gli immensi deserti praticamente intatti; le terre ghiacciate dell'Antartide e delle regioni più settentrionali del pianeta; le vaste foreste tropicali e temperate; e infine le catene montuose che incutono timore con la loro magnificenza. La scoperta di questo mondo incontaminato è stata l'esperienza più gratificante della mia vita."
La mostra è aperta al Palazzo della Ragione di Milano (il palazzo stesso è un luogo di grande interesse e valenza storica) fino al 2 novembre. Da non perdere, secondo me.

venerdì 5 settembre 2014

PAROLE INTELLIGENTI: opinione su Grillo

Anche Grillo si caratterizza per essere animato da quel fantasma di purezza che accompagna tutti i rivoluzionari più fondamentalisti. Egli proclama a gran voce la sua diversità assoluta dagli impuri: si colloca con forza fuori dal sistema, fuori dalle istituzioni, fuori dai circuiti mediatici, fuori da ogni gestione partitocratica del potere, dichiara che la sua persona e il suo movimento non hanno nulla da spartire con gli altri rappresentanti del popolo italiano che siedono in Parlamento, invoca una democrazia diretta resa possibile dalla potenza orizzontale della rete che renderebbe superflua ogni altra mediazione, ritiene che l'Italia debba uscire dall'Europa e dall'euro, giudica l'esistenza dei partiti un obbrobrio, proclama la trasparenza e la collegialità assoluta di ogni scelta politica del suo movimento, adotta l'insulto al posto del dialogo... Tutti questi giudizi - senza entrare nel merito del loro contenuto , che si può anche in parte condividere - sono ispirati da un fantasma di purezza che troviamo al centro della vita psicologica degli adolescenti. Il mondo degli adulti è falso e impuro e merita solo di essere insultato. Ma quale mondo è possibile in alternativa? E, soprattutto, come costruirlo? Qui il fondamentalismo adolescenziale si ritira. La sua critica risulta impotente perchè non è in grado di generare davvero un mondo diverso. Può solo chiamarsi fuori dalle responsabilità che scarica integralmente sull'Altro ribadendo la sua innocenza incontaminata.... Ma da qui a dare vita a un autentico cambiamento ce ne passa, perchè non c'è cambiamento autentico se non attraverso il rispetto delle generazioni che ci hanno preceduto, se non attraverso una soggettivazione, una riconquista dell'eredità che viene dall'Altro. Questo fantasma di purezza che ha origine in una fissazione adolescenziale della vita si trova anche a fondamento di tutte le leadership totalitarie. E sappiamo bene dove esso conduce.
Lo psicoanalista, per vizio professionale, guarda sempre con sospetto chi si ritiene portatore di istanze di purificazione della società, chi agisce in nome del bene. Lo psicoanalista sa che chi si ritiene puro non ha tolleranza verso la diversità.
Il  culto demagogico della trasparenza assoluta nasconde la presenza antidemocratica di una leadership incondizionata. Il leader anarchico e sovrano resta esterno al movimento che ha fondato.
Il pluralismo è temuto da Grillo come da tutti i leader autoritari. Il sogno di un consenso al cento per cento è un sintomo eloquente. Era il sogno degli uomini di Babele mentre sferravano il loro attacco delirante al cielo, la loro sfida a Dio: un solo popolo, una sola lingua. No, le cose umane non vanno così. Il Signore sparpaglia sulla faccia della Terra quella moltitudine esaltata obbligandola alla differenza, al pluralismo delle lingue, esigendo la pazienza della traduzione. Esistono in democrazia più lingue ed ognuna ha diritto di manifestarsi ed essere ascoltata. Guai se il fantasma di purezza si realizzasse al cento per cento. (Massimo Recalcati, Patria senza padri, 2013)

lunedì 1 settembre 2014

Piccole vacanze rovinate

Che peccato, un piccolo desiderio di vacanze al mare, in quel posto bellissimo che è Termoli, alcuni giorni al mare, interrotto dal maltempo


Dopo venerdì, sabato e domenica bellissimi, ieri era brutto e oggi risaliamo. Andiamo al delta del Po, dove c'è nuvoloso, ma almeno non piove. Niente, un'estate così.
P.S. La nostra prima vacanza da coppia, dopo tanti anni con i figli - un passaggio epocale? Appena un po' di nostalgia....