sabato 25 maggio 2024

THE STORM

 "And once the storm is over, you won’t remember how you made it through, how you managed to survive. You won’t even be sure, whether the storm is really over. But one thing is certain. When you come out of the storm, you won’t be the same person who walked in. That’s what this storm’s all about."

• Haruki Murakami, Kafka on the Shore

mercoledì 22 maggio 2024

PER OLIVIA

 Oggi Anna sulla chat di Famiglia ha scritto una cosa molto carina “Giocando con Olivia mi ha offerto un ottimo “caffè” e mi ha chiesto se volevo il miele dentro. Mi è venuta in mente la nonna che metteva il miele nel caffè della moka riscaldato nel pentolino 😍. Un bel ricordo”.


L’amatissima nonna, scomparsa da alcuni anni, torna a tratti nella nostra vita con bei ricordi, che ci fanno sorridere. Una donna di estrema semplicità che ci ha amato tutti tantissimo e ci ha lasciato sereni ricordi di vita quotidiana (in specifico inorridivamo tutti per quel caffè scaldato nel pentolino e lei rispondeva con una bella risata). 

Un piccolo momento di tristezza al pensiero che Olivia non avrà della sua nonna, cioè di me, ricordi di vita quotidiana e di piccoli gesti condivisi (ce li avrà però dell’altra amorevole nonna) perché siamo lontane. Poi ho pensato che forse sul web rimarrà traccia di qualche momento in questo piccolo blog - non sarà la stessa cosa, saranno pensieri e non gesti, però qui qualcosa di noi c’è. Per Olivia.

domenica 19 maggio 2024

CONTRO NATURA

 L'omosessualità è contro natura. Ma anche camminare sull'acqua, morire e risorgere, moltiplicare il cibo e rimanere incinta da vergine.

Woody Allen

giovedì 16 maggio 2024

INCROCI

 Recentemente ha avuto molta visibilità la baruffa tra Enrico Mentana e Lilli Gruber sul la 7. Ricevendo la linea in consistente ritardo dal tg condotto da Mentana, la Gruber, visibilmente irritata, ha tacciato Mentana di "incontinenza". Con grande sollazzo da parte di molti è stato fatto notare che la Gruber ha idealmente preso il testimone per l'insulto da uno spot pubblicitario appena passato (nel pacchetto di spot messi in onda tra il TG7 e Otto e mezzo) che mostrava un efficace rimedio per l'incontinenza maschile.

Un paio di sere fa, mentre facevo gli esercizi alla cyclette guardando la 7 in attesa del Tg di Mentana, mi sono sorbita il pacchetto di spot pre-TG. L'ultimo spot era quello sensualissimo della nuova collezione di Intimissimi dove Jennifer Lopez, pressoché nuda (indossa solo lingerie color carne) e splendida balla avvolgendosi e svolgendosi con una grande stola. Mi sono resa conto che l'ultima inquadratura era pressappoco questa



cui è immediatamente seguita questa inquadratura con Mentana rigido, in attesa della linea, e pallidissimo.

Mi sono quasi spaventata perché i due fotogrammi erano immediatamente contigui, quasi digradanti l’uno nell’altro. Molti incroci di vario tipo sono possibili nella rapidità (eccessiva?) della comunicazione. Povero Mentana, però, in entrambi i casi gli incroci sono andati a suo palese svantaggio.

martedì 14 maggio 2024

L’INTEGRAZIONE DELLE MELANZANE

 Non mi rimane che segnalare – ma ve ne sarete già accorti – che il meteo è decisamente migliorato e il rialzo delle temperature ha consentito un buon recupero ai miei pomodori (ancora non fuori pericolo, però) e un’ottima ripresa delle fragole. Bene tutte le insalate, ancora stranite e indecise sul da farsi zucche e zucchine. Male le melanzane. Che per altro non mi piacciono e non ho mai capito perché sono una presenza fissa del mio orto. Forse per non discriminare tra solanacee. Oppure – spiegazione meno politica e più terra-terra, come si conviene parlando di orticoltura – perché piacciono molto a mia moglie e sono, per giunta, esteticamente affascinanti.


Provenienti quasi certamente dall’Asia, le melanzane fanno parte dell’enorme categoria delle specie vegetali migranti, o perché importate o perché arrivate per conto loro, senza chiedere il permesso a nessuno. Le suole delle scarpe di marinai e viaggiatori sono tra le maggiori indiziate di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ma anche i trasporti di legname esotico, di tessuti e di altri bottini più o meno leciti che gli europei si sono portati a casa da ogni parte del mondo. Dentro le cataste c’era qualunque cosa, anche i serpenti, figuratevi i semi.
Quasi nessuno è più capace di distinguere, in un orto o al mercato, le specie autoctone (poche) e quelle immigrate da pochi o parecchi secoli. Un buon segnale a favore dell’integrazione. Ancora qualche secolo e nessuno si chiederà più che cosa ci fa qui uno di là, e cosa ci fa là uno di qui
 
(Michele Serra, OK Boomer, il Post, 13 maggio)

Anche a me come a Giovanna Zucconi, moglie di Michele Serra, le melanzane piacciono moltissimo e le nostre melanzane stanno bene. Per il resto concordo con Serra.

Le melanzane

E che dire di questi minuscoli peperoni?

Gli ultimi valorosi asparagi - è finita la stagione


giovedì 9 maggio 2024

AL PEGGIO…

 (Martedì sera. Desco familiare)

Roberto è andato oggi all’inaugurazione di Cibus, grande evento dell’industria agroalimentare nazionale e internazionale, tutte le grandi aziende presenti, il traffico a Parma bloccato per l’afflusso di visitatori in Fiera. Roberto non ha uno stand (la sua azienda fa consulenza e trasferimento tecnologico, non produzione) ma molti dei suoi clienti sono presenti, quindi è anche lui (con il suo team) assiduo frequentatore ed invitato. 

Oggi è stato il primo giorno di Cibus con l’inaugurazione cui ha partecipato il ministro all’agricoltura Lollobrigida, il Cognato d’Italia.

“E come è? Sembra basso”

“No, no, è abbastanza alto, sarà un metro e ottanta” (nota: essendo Roberto alto un metro e novanta, il suo concetto di metro e ottanta è “abbastanza alto”). “Ma appena ha aperto bocca ha detto subito una cazzata. È stato presentato da un professore della facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia, Viterbo, e lui ha commentato che era un onore essere presentato da un professore di Agraria dell’Università della Tuscia, la facoltà più antica d’Italia, ma io mi ricordo bene che quando mi sono iscritto ad Agraria nel ‘77 l’Università di Viterbo non esisteva ancora, figuriamoci la facoltà di Agraria”. Abbiamo subito controllato Wikipedia ed in effetti l’università della Tuscia/Viterbo è stata istituita solo nel 1979, per esempio settant’anni dopo la facoltà di Agraria di Bologna.

“Ok, ha detto una cazzata, tra l’altro non richiesta, gratuita, inutile. E poi cosa ha detto, come ha proseguito?”. Roberto ci ha pensato su un attimo e poi ha risposto: “Niente, non ha detto niente, solo parole che gli uscivano dalla bocca una dietro l’altra, senza significati e soprattutto totalmente sconnesse dall’evento e dalle tematiche trattate”.

Ci siamo guardati un po’ desolati. Al peggio.. non c’è mai fine.

mercoledì 1 maggio 2024

DI OMICIDI

 Stasera riflettevo che non esiste un termine specifico per definire l’omicidio di un marito. Esiste uxoricidio, ma non, per esempio, sponsusicidio. In effetti, è molto più utile all’uso l’uxoricidio che l’omicidio del marito, ne sono piene le cronache quasi ogni giorno. (Sempre su questi schermi la serie: “il patriarcato non esiste”). Storicamente, in tempi recenti, il termine uxoridicio viene usato anche per l’omicidio del marito: le donne contano così poco che non è nemmeno stato coniato un termine apposito.

Insomma, il termine non c’è, ma sarebbe ora di coniarlo, perché io lo commetterò probabilmente a breve e sono già rea confessa. Convivo con un uomo che per mesi ha alzato spesso e ad alta voce le sue lamentazioni al cielo “perché non piove mai” e (cito in ordine sparso) “c’è bisogno per i pomodori”, “l’erba medica non cresce”, “bisogna irrigare il mais, insostenibile!”, “è preoccupante questo cambiamento climatico”,  “sono mesi, MESI, che non viene una goccia, la terra è crepata” eccetera eccetera eccetera.

Da circa una settimana, la tiritera si è un po’ attenuata, è comparso un tutto sommato innocuo e sopportabile “deve smettere di piovere perché siamo in ritardo con i trapianti dei pomodori”, ma chiusa lì. Da un paio di giorni invece le geremiadi sono ricomparse uguali ma di segno opposto “ cavolo, piove ancora”, “ma insomma deve smettere di piovere” fino ad un perentorio “deve smettere di piovere perché se no farà danni” e al parossismo “l’ambiente ideale per la ruggine bruna (sic!),  il grano è già spigato e vedo già partire il fusarium (e tutta un’altra serie assortita di nomi latini…)”. Il tutto condito da un detto popolare “an da erba, an ed mérda” (anno da erba anno di merda) che solo oggi avrà ripetuto almeno una decina di volte.

Eh, si, mi associo, deve smettere di piovere, altrimenti quella parola non ancora coniata potrebbe diventare reale e necessaria.