Le conversazioni con Olivia si fanno nel tempo sempre più interessanti e piene di fascino. La consapevolezza cresce a vista d’occhio, gli argomenti e il vocabolario (prevalentemente in tedesco, ma grazie ai costanti incoraggiamenti e rimbrotti della madre anche in italiano) si ampliano, la voglia di comunicare è enorme.
Le premesse da porre a comprensione di questo piccolo episodio sono un paio. Innanzi tutto, Olivia subisce una timorosa fascinazione di Leo. Leo è il nostro cagnolino, simpatico e docilissimo, ma per niente abituato ai bambini (da lungo tempo non ce ne sono in casa nostra) e anche con il brutto vizio di abbaiare parecchio, prevalentemente per dimostrare il suo entusiasmo. Olivia è fortemente attratta da Leo, anela il contatto con lui, chiede sempre di lui, ma ne ha anche un po’ paura. Leo è comunque sorprendentemente davvero presente nei suoi pensieri.
La seconda premessa ha il nome di Maria Julia, grande amica da sempre dell’Anna (compagne dalle elementari) e quando l’Anna viene in visita da noi lei viene spesso a casa nostra, visto che non si è mai spostata da Colorno e l’Anna e Olivia frequentano casa sua (e va in visita a casa di Anna almeno un paio di volte l’anno). Inoltre Maria Julia è amorevolissima con tutti, animali compresi, e particolarmente affettuosa e “zia” con la piccola Olivia, che le è affezionata.
Recentemente siamo stati qualche giorno a casa di Anna, Olivia e Andrè e abbiamo avuto parecchie conversazioni con Olivia. Un tema che le è particolarmente caro è mappare dove sono, dove vanno e cosa fanno le persone della sua cerchia ristretta. Papa al lavoro, mamma sul treno di ritorno dal lavoro, Omo e Eli (la nonna paterna e il suo compagno) a casa loro e poi le viene in mente Leo e, preoccupata, si rende conto che noi siamo lì e che Leo “è da solo”. Povero Leo, sarà triste a casa da solo. Poi ci pensa un po’ e dice “ma c’è la Maria Julia con lui, non è triste”. Siamo rimasti colpiti dal salto di ragionamento che ha associato affetti e luoghi. In effetti, basta un buon amico per non sentirsi tristi e soli.
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