sabato 30 ottobre 2021

OLIVIA E IL NIDO - EPISODIO 1

 L’ultima settimana di novembre Olivia inizierà il suo inserimento al nido, che durerà quattro settimane. La sua mamma torna al lavoro, con settimana corta, e Olivia verrà accudita in un bel nido a cinque minuti da casa sua. Il 9 di dicembre compirà otto mesi e sta continuando a crescere, in tutti i sensi: è una bimba vivace, molto interessata al mondo, volitiva e molto sorridente - inutile probabilmente aggiungerlo, amatissima.

L’altro giorno Olivia, con la sua mamma e il suo papà, è andata al nido perché i suoi genitori dovevano fare il colloquio introduttivo con le maestre che spiegavano loro gli aspetti pratici (cambi di vestiti, giacche da pioggia “perché escono tutti i giorni anche se piove” e più avanti stivaletti ecc) e il percorso dell’inserimento. Anna racconta di quanto siano stati positivamente impressionati dalle maestre, dall’ambiente e dall’atmosfera del nido, ma, pochi minuti dopo essere arrivati al nido, ecco il fattaccio: un bimbo scoppia a piangere e Olivia rimane per un attimo immobile e poi si immerge in un pianto disperato, inconsolabile, recidivo ad ogni consolazione che smette solo, immediatamente, appena mettono piede fuori dal nido. (nota bene, Olivia non piange pressochè MAI e basta un tocco della mamma in genere per farla ritornare al sorriso). 

Questa è la trama del primo episodio del serial “Olivia e il nido”. Quali misteri ancora da svelare? Quali avventure da condividere? Alle prossime puntate! BABY POWER!

venerdì 29 ottobre 2021

IL DDL ZAN È STATO BOCCIATO 2: IL VOTO SEGRETO

 Mi è stato (amichevolmente) contestato il fatto che il voto segreto dei parlamentari è “garanzia di libertà individuale ed è giusto che ci sia, piaccia o no” e la cosa mi ha un po’ sorpreso, perché non avevo mai pensato di contestare il voto segreto dei parlamentari, ma solo l’uso strumentale e di bassissimo livello morale e culturale che ha caratterizzato questo specifico voto segreto. Per dirla con Pasquino (ieri su Formiche.net) 

Il voto segreto di ieri al Senato, sia oppure no concesso dal Regolamento, mi è parso del tutto improprio. Decidere se passare o no all’analisi di un disegno di legge non riguarda la coscienza di nessuno. Non è una tagliola. È un trucco. È una frode perpetrata ai danni degli elettori. I senatori contrari al passaggio all’esame del testo dovevano opporsi al voto segreto e “palesare” le loro opinioni e preferenze. Era anche il modo migliore per migliorare, o addirittura bocciare, in seguito il ddl Zan con emendamenti e visioni alternative. Una brutta paginetta dalla quale bisognerebbe imparare che una importante qualità della democrazia, da perseguire con costanza e tenacia, è la trasparenza. E una altrettanto importante qualità dei rappresentanti è l’assunzione piena in maniera trasparente della responsabilità dei propri voti e la rivendicazione palese e inequivocabile. Chi cerca e trova i modi per sfuggire dalle proprie responsabilità di rappresentanza elettorale e politica non deve essere lodato, ma fortemente biasimato.

per dirla con parole mie “segaioli” e furbastri.

Pensando però al tema proposto continuo con Pasquino nello stesso articolo

Tuttavia, sono convinto che il voto segreto abbia un senso e debba essere mantenuto, ma per una sola ristrettissima casistica: quando oggetto del voto è una persona. Né il Presidente della Repubblica né i parlamentari indagati debbono avere la possibilità di sapere chi ha votato per o contro di loro. Da un lato, non bisogna consentire ai parlamentari di acquisire con il loro voto i favori dell’eligendo a una carica o di chi vuole evitare un processo. Dall’altro, è imperativo che il parlamentare si senta tutelato dal segreto e non tema rappresaglie ad opera di chi non ha eletto o di chi ha mandato a processo.

Nè mi convince Merlo oggi sulla Posta di Repubblica


Perchè tenderei a ricordare che non è questione di “obbedire al segretario” quanto di rappresentare chi ti ha eletto in quella carica sulla base di come il tuo partito opera e non sulla base delle tue sconosciute, rispettabilissime, ma a-chi-importa opinioni.

Vorrei invece valorizzare le parole di un promettente personaggio politico


Io non voglio entrare nel merito dell'ammissibilità o meno di questo mezzo di votazione nella Camera. Però mi ripugna che si faccia richiamo, niente meno che nel testo costituzionale, a questo sistema particolare di votazione del quale si possono dire due cose: da un lato tende ad incoraggiare i deputati meno vigorosi nell'affermazione delle loro idee e dall'altro tende a sottrarre i deputati alla necessaria assunzione di responsabilità di fronte al corpo elettorale, per quanto hanno sostenuto e deciso nell'esercizio del loro mandato

(Discorso di Aldo Moro a sostegno del suo emendamento che tolse il voto segreto dalla Costituzione, Assemblea Costituente, 14 ottobre 1947)




giovedì 28 ottobre 2021

IL DDL ZAN È STATO BOCCIATO

 Ieri il DDL Zan contro la omotransfobia è stato stracciato dal Parlamento con voto segreto, piccole manovre di palazzo e franchi tiratori certamente non guidati da scrupoli di coscienza. 

Devo fare due premesse, una più semplice e una decisamente più complessa.

La prima, semplice, è che non lo approvavo completamente, allineandomi con le critiche di una parte del movimento femminista che da anni cerca di costruire, valorizzare e proteggere un’identità femminile mai compiutamente esplorata, al di là dei condizionamenti del tempo (è quella stessa parte che si batte contro l’utero in affitto). Ma ero e sono del parere che la legge, imperfetta, doveva essere approvata e poi eventualmente vista nella concretezza del giorno per giorno. Se si aspetta di fare leggi perfette non si farà mai nessuna legge (e la Cirinnà insegna).

La seconda premessa si ricollega in qualche modo a quest’ultima affermazione. Da quando ho avuto l’occasione di incrociare e capire le due idee/categorie e perfino il privilegio di studiarle nel loro svolgimento storico, la mia scelta decisa è sempre stata il riformismo, i piccoli passi, lo sforzo di migliorare avendo ben presente tutti i vincoli presenti. Sono molto orgogliosa di avere consapevolmente condotto la mia vita professionale in questo modo e ricordo alcuni buoni risultati raggiunti con questo metodo (e altrettante sconfitte, devo ammetterlo). Il massimalismo (o tutto o niente, il disprezzo dei piccoli passi, l’adesione alle idee e non ai vissuti) ha fatto molti danni.

Al tempo stesso, riconoscevo in me un impeto massimalista nel volere raggiungere a tutti costi un obiettivo che vedevo chiaro, a costo di fare terra bruciata intorno e magari anche raggiungere l’obiettivo, ma da sola, con l’ostilità che lo “faceva fuori”.  Quindi vigilavo su questo in me stessa.

Cosa c’entra il DDL Zan? Beh, ieri sera, assistendo al percorso piccolo, astuto e penoso (mi sono venute in mente immagini più o meno di seghe adolescenziali nella cameretta di bravi ragazzi cattolici cui erano proibiti pensieri ed atti impuri)e vedendo le desolanti immagini del parlamento ieri sera, la mia reazione è stata “Bene, meglio, così i nostri ragazzi, difficilmente ingaggiabili su temi politici, ma molto sensibili e preparati sul tema in questione, impareranno che il nostro paese è così e i nostri politici non sono tutti uguali”. Un outburst di massimalismo. Poi mi sono sentita in colpa, stretta nella ragnatela dei molti ragionamenti costruiti sul caso e sí, il risultato è doloroso per le persone interessate e no, non credo Letta dovesse trattare ancora perchè la legge viene da mesi e mesi di trattative ed era già stata approvata dalla Camera e non c’era trattativa possibile e sí credo che la legge sia caduta su giochetti politici che nulla avevano a che fare con la legge stessa e sí abbiamo perso e alcuni diritti non sono stati riconosciuti…. Non dovrei, non dovrei, ma continuo a pensare che la destra, Renzi, una parte dei 5 stelle, forse anche qualche senatore PD, hanno fatto una colossale figura di merda e spero ci sia qualche ragazzo, qualche ragazza, la nostra meglio gioventù, che li guardi, li giudichi e si prenda la prossima volta la briga di andare a votare contro l’Italia dei segaioli.Ancora illusa, dopo 63 anni.

venerdì 8 ottobre 2021

UN BRIVIDO

 “Perché la vita è un brivido che vola via, tutto un equilibrio sopra la follia, sopra la follia…”