domenica 28 febbraio 2021

RIPENSAMENTI

 Oggi Roberto sta leggendo Repubblica sul tavolo della cucina inondata di sole, con la sua tazzina di caffè. Commenta qualche notizia con me come fa di solito e ad un certo punto condivide la sua indignazione per il caso di un uomo che nel 2019 ha ammazzato di botte, con inaudita efferatezza, la moglie Fortuna Bellisario (35 anni) davanti ai tre figli dopo averla per almeno tre anni sottoposta a botte e vessazioni quotidiane. I tre figli (13, 12 e 8 anni) sono ora in un difficile percorso di recupero psicologico da quello cui hanno assistito. Il contesto degradato è quello del rione Sanità di Napoli.

Ebbene, questo amore di marito e padre ha ricevuto solo 10 anni di condanna per omicidio preterintenzionale, perché nonostante picchiasse quotidianamente e violentemente la moglie “non aveva intenzione di ucciderla” e adesso, dopo due anni di prigione (anzi, come sottolineano le amiche di Fortuna, meno di due anni, 719 giorni) ha ottenuto gli arresti domiciliari a casa della madre, che ha sempre negato le violenze e la colpevolezza del figlio.

Roberto ribolle di indignazione e rabbia, come ogni uomo normale che legge una notizia cosí, e la condivide con me e alla fine sbotta “ Ma come, con queste cazzo di leggi che abbiamo conviene ammazzare la propria moglie invece che divorziare, alla fine ti costa meno”. Gli do ragione, certo, che schifo.

Dopo un po’ ci ripenso... beh... ma no, ma no....

PS. il commento di Roberto dopo aver letto il post è stato, dalla camera da letto del piano di sopra, un mezzo urlo “Sei una cretina!”

Nessun commento:

Posta un commento