Grande successo del movimento delle Sardine. Con tutti gli amici e la famiglia saremo anche noi in piazza a Parma lunedì sera. In una chat Whatsapp tra amici un vecchio amico (vecchissimo, compagno di liceo) con quel tipico atteggiamento “faccio il furbo e faccio le battutine” così di moda commenta
“Insomma, il Capitone è diventato (di fatto) il vero leader del PD: come ne porta lui in piazza, Zingaretti se lo sogna proprio”
Mi ha infastidito, non ho commentato ma ci ho pensato. In effetti, molta gente si mobilita ma non è sicuro che questa generosa mobilitazione significhi non dico voti, ma anche solo consenso. Però so perché la gente si mobilita: la questione è pre-politica, la gente (io stessa, peraltro) si mobilita su alcuni valori fondanti che vede messi in dubbio e minacciati, come l’antifascismo, i diritti, una politica che dall’ipocrisia è passata direttamente alle bugie e alla manipolazione, contro un metodo sistematico che si basa sulla contrapposizione, il conflitto e l’odio. In particolare, per me la discriminante è rappresentata da questo devastante passaggio dalla discussione sul bene pubblico alla rabbia rispetto alla propria situazione privata, dove solo l’interesse individuale, la frustrazione individuale guidano il consenso. Se la vita ti ha lasciato indietro, non sarà sicuramente colpa tua, ma colpa di quelli che governano, se questo paese è in declino la colpa è sicuramente dei potenti, non del paese e dei suoi abitanti e non è necessario analizzare e ragionare, solo credere in chi le spara più grosse, a chi fa finta di essere dalla tua parte, sparando bugie collettive che fanno il paio con le bugie individuali.
Sembra però che ci sia ancora un po’ di gente che non si allinea, che legge qualche libro, che ha persino bisogno di entusiasmarsi e impegnarsi in qualche azione di bene collettivo, gente al momento un po’ smarrita, che fa fatica a sentirsi rappresentata e capita, che non vede guida e futuro.
Non sono voti sicuri, sono d’accordo, anche se i voti sono superimportanti per non consegnare la Regione agli incompetenti, incapaci e inadeguati, in aggiunta ai valori fascisti e retrogradi che rappresentano.
Non sono voti sicuri, ma sono speranza che ci sia ancora possibilità di tornare a quel tempo in cui si ragionava del futuro e del bene del paese.
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