Gentile direttore, descrivo in breve la mia “disavventura” per potere evidenziare due cose che mi preme mettere all’attenzione.
Ieri, alla fermata dell’autobus di ritorno dal lavoro, in Corso Garibaldi, sono stata “borseggiata con destrezza” da tre ragazzi molto giovani, vestiti come tutti i ragazzi, ma a mio parere di etnia rom. Il terzetto mi ha aperto la cerniera della borsetta zaino e mi ha sfilato il portafoglio. Accortami (sull’autobus) del fatto ho cercato di inseguirli ma si erano già volatilizzati. Ho fermato una volante della Polizia che li ha cercati senza successo e poi ho sporto denuncia presso i Carabinieri ai quali nel frattempo un signore aveva riportato il portafoglio, ovviamente “alleggerito” di trecento euro che avevo ritirato da poco in previsione di una vacanza, ma per fortuna con tutti i documenti. Perchè racconto questa storia di “ordinaria” vita in città? Perchè:
- vorrei avvertire le altre reggiane (io sono parmense, ma spero mi potrete “adottare” per questa circostanza) su un terzetto di tre ragazzi (due ragazze talmente simili tra loro da poter sembrare gemelle e un ragazzo) vestiti normalmente, con pelle bianca e lingua incomprensibile – state attente alle vostre borse e ai vostri portafogli!
- vorrei portare all’attenzione l’estrema cortesia, disponibilità e professionalità sia della Polizia di Stato che dei Carabinieri dai quali mi sono sentita consolata, seguita, supportata e guidata in questo brutto momento – non per colpa loro impotenti a recuperare il “bottino”, ma molto gentili con la “borseggiata”. Nel centro di Reggio Emilia inondato di sole e di gelo queste persone pensano a noi e cercano di proteggerci e mi hanno continuato a dire “siamo qui per voi” - dovremmo ricordarcelo anche questo più spesso.
Una brutta disavventura che mi ha lasciato un po’ più povera e davvero molto amareggiata della mia ingenuità e buona fede che però non modificherò solamente per tre giovani ladri che fanno male principalmente a loro stessi e al loro futuro.
Cordiali saluti
Silvia Guidi
Reggio Emilia 4 gennaio 2019
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