mercoledì 28 novembre 2018

MOMENTI DI INTIMITÀ

La gran parte delle mattine feriali, tra le 6:30 e le 7, si incontrano in bagno una me stessa rincoglionita e buttata giù dal letto da una implacabile sveglia verso una giornata pesante di impegni e fatica emotiva ed un coniuge in genere desto da ore che pimpante si alliffa per affrontare la sua intensa, produttiva, creativa giornata. Entrambi siamo scarruffati, in pigiama, in mutande, seminudi, in quella quieta intimità da coniugi che solo gli accoppiati (e da molto tempo) conoscono. Gli argomenti di conversazione non sono in genere esaltanti, soprattutto da parte mia la lucidità é molto appannata: c’è da esporre il contenitore della carta, oggi? Compri tu Repubblica? Torni tardi? cosa fai/cosa faccio oggi? Ti fermi dalla nonna?
Uno degli argomenti più frequenti è la cronaca di come il marito ha passato la notte, dei vari inquieti risvegli fino al risveglio finale in misura variabile in media intorno alle 5.
Stamattina il suo commento conclusivo è stato “insomma anche stanotte è passata”. Poi ha guardato i miei occhi pesti ed appannati e la mia espressione conosciuta come “sono-ancora-addormentata-anche-se-apparentemente-ho-gli-occhi-aperti” e ha commentato un po’ acido “Due vite assolutamente opposte, io cerco di sopravvivere alla notte e tu alla giornata”. Ci siamo messi a ridere entrambi e abbiamo immediatamente concordato “Devi scriverlo sul blog”.

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