La gran parte delle mattine feriali, tra le 6:30 e le 7, si incontrano in bagno una me stessa rincoglionita e buttata giù dal letto da una implacabile sveglia verso una giornata pesante di impegni e fatica emotiva ed un coniuge in genere desto da ore che pimpante si alliffa per affrontare la sua intensa, produttiva, creativa giornata. Entrambi siamo scarruffati, in pigiama, in mutande, seminudi, in quella quieta intimità da coniugi che solo gli accoppiati (e da molto tempo) conoscono. Gli argomenti di conversazione non sono in genere esaltanti, soprattutto da parte mia la lucidità é molto appannata: c’è da esporre il contenitore della carta, oggi? Compri tu Repubblica? Torni tardi? cosa fai/cosa faccio oggi? Ti fermi dalla nonna?
Uno degli argomenti più frequenti è la cronaca di come il marito ha passato la notte, dei vari inquieti risvegli fino al risveglio finale in misura variabile in media intorno alle 5.
Stamattina il suo commento conclusivo è stato “insomma anche stanotte è passata”. Poi ha guardato i miei occhi pesti ed appannati e la mia espressione conosciuta come “sono-ancora-addormentata-anche-se-apparentemente-ho-gli-occhi-aperti” e ha commentato un po’ acido “Due vite assolutamente opposte, io cerco di sopravvivere alla notte e tu alla giornata”. Ci siamo messi a ridere entrambi e abbiamo immediatamente concordato “Devi scriverlo sul blog”.
mercoledì 28 novembre 2018
lunedì 26 novembre 2018
LUIGI E LA SUA AMATA PROF
Il giorno ven 16 nov 2018 alle ore 10:08 Ranieri, Luigi <l.ranieri1998@liceoattiliobertolucci.it> ha scritto:On Sat, 10 Nov 2018 at 13:13, c.r<r.c@liceoattiliobertolucci.gov.it> wrote:Carissime/i,come state? Mi auguro che la vostra vita universitaria proceda bene e non abbiate dimenticato il Bertolucci...Avrete l'occasione di riviverlo per una serata dedicata a celebrare il Decennale del liceo e a salutare i diplomati degli anni scorsi, riuniti, se lo vorrete, nell'Associazione Diplomati ALUMNILAB, che si costituirà in quell'occasione.Gli alunni di 4 E, nelle ore di Alternanza scuola lavoro, si sono occupati di rintracciare indirizzi, inviare un questionario e, in questi giorni, di organizzare l'evento previsto venerdì 30 novembre p.v. ( ovviamente io sono il docente tutor dell'ASL). Non tutti sono stati raggiunti, per motivi diversi, pertanto vi sto contattando per invitarvi ; troverete i dettagli nella lettera e nella locandina allegata.Per poter organizzare tutto al meglio ( speriamo!), vi raccomando la conferma via mail entro venerdì 16.11.18 al seguente indirizzo :Mi auguro di potervi incontrare per trascorrere qualche momento insieme.Un caro salutoR.C.
Salve prof!!Si figuri, il Bertolucci mi ha dato tantissimo e non potrei mai permettermi di dimenticarlo. Mi ha reso lo studente e la persona che sono adesso.Purtroppo, il 30 di questo mese sarò in uno dei tanti viaggi in cui cerco me stesso senza, fortunatamente, mai trovarmi. Sono fatto così.Mi piacerebbe tantissimo esserci davvero! Mi auguro che diventi una tradizione annuale in modo tale da potermi organizzare per esserci sempre.Buon proseguimento!
From: c., r.<r.c.@liceoattiliobertolucci.gov.it>
Date: Sat, 17 Nov 2018 at 11:35
Subject: Re: 30.11.18 evento Decennale Bertolucci- Costituzione Associazione Diplomati ALUMNILAB
To: Luigi Ranieri <l.ranieri1998@liceoattiliobertolucci.it>
Subject: Re: 30.11.18 evento Decennale Bertolucci- Costituzione Associazione Diplomati ALUMNILAB
To: Luigi Ranieri <l.ranieri1998@liceoattiliobertolucci.it>
Carissimo Luigi,
come stai? sempre in giro per il mondo! Mi fa tanto piacere avere tue notizie, immagino tu sia realizzato nel tuo percorso, ma ovviamente, non ti accontenti, com'è giusto che sia. Ti accompagni questa citazione dal Principe di Machiavelli cap.VI:
Il saggio,dunque,agirà come i più accorti arcieri,i quali dopo aver giudicato il proprio bersaglio troppo lontano e conoscendo i limiti del proprio arco,mirano molto più in alto di esso,ma non per raggiungere con la loro freccia tanta altezza ,ma affinché quest'ultima gli permetta di colpire il suo bersaglio.
In attesa di incontrarti spero presto, un carissimo saluto
R.C.
docente Liceo Scientifico - Musicale - Sportivo Attilio Bertolucci Via Toscana 10/A
43122 - Parma
domenica 25 novembre 2018
NON È MAI AMORE
Non è mai amore, mai, nemmeno per un momento, nemmeno il primo schiaffo, la prima umiliazione. Non è mai amore, ma una malattia. Andate via, chiedete aiuto senza rassegnazione, andate via, impedite a lui, che dite di amare, di diventare un uomo maltrattante, di diventare un padre che picchia o peggio. Impedite a voi stesse di diventare vittime, gridate a gran voce il vostro dolore e la vostra forza. Andate via, è l’unico modo. Chiedete aiuto, lo troverete, avete intorno madri, padri, fratelli, sorelle, amici, altre donne, persone delle istituzioni - non tutti capiranno, ma voi avete voi stesse e sicuramente troverete qualcuno che vi aiuterà - non smettete di cercarlo. Andate via. Non è mai amore.
SCENETTA:SPERANZA
Ieri sera, pre-cinema, siamo al Barilla Center all’Hamburgheria di Eataly per un rapido pasto (ottima focaccia integrale con bresaola, rucola e crema di carciofi). Mentre ci stiamo alzando, infilandoci i vari strati di lana e tessuti tecnici indispensabili ad affrontare l’umidità del novembre padano, ascoltiamo lo scampolo di una conversazione tra due giovani uomini in un gruppo con due giovani donne ed un bambino quieto tra i cinque e i sei anni che stavano aspettando il proprio turno per sedersi.
GIOVANE (evidentemente il papà): “.... era il suo compleanno e allora gli abbiamo chiesto cosa voleva fare: se andare al cinema o dai gonfiabili e lui invece ha detto che voleva andare al bosco di Sesta [una bellissima e piuttosto fuori mano località del nostro Appennino] e abbiamo passato la giornata tra foglie e castagne....”.
Allacciandomi la sciarpa e allontanandomi ho sorriso tra me e me, pensando “Allora c’è ancora speranza...”
GIOVANE (evidentemente il papà): “.... era il suo compleanno e allora gli abbiamo chiesto cosa voleva fare: se andare al cinema o dai gonfiabili e lui invece ha detto che voleva andare al bosco di Sesta [una bellissima e piuttosto fuori mano località del nostro Appennino] e abbiamo passato la giornata tra foglie e castagne....”.
Allacciandomi la sciarpa e allontanandomi ho sorriso tra me e me, pensando “Allora c’è ancora speranza...”
venerdì 23 novembre 2018
È MORTO IL GATTO DI ELISA ISOARDI
“È morto il gatto di Elisa Isoardi.
È la seconda volta in pochi giorni che si separa da un essere peloso, accentratore, egoista e refrattario alla presenza di specie diverse dalla sua”
(Enrico Gastaldelli sul gruppo Facebook Lateral)
Mi dispiace molto per il gatto.
È la seconda volta in pochi giorni che si separa da un essere peloso, accentratore, egoista e refrattario alla presenza di specie diverse dalla sua”
(Enrico Gastaldelli sul gruppo Facebook Lateral)
Mi dispiace molto per il gatto.
SCENETTA FAMILIARE: SUL FUTURO(UN PO’ PUZZOLENTE)
C’è un antefatto: Roberto ed io diligentemente partecipiamo agli screening che organizza la Regione Emilia-Romagna, come è logico ed opportuno (lo sottolineo perchè in questo periodo non è scontato che il logico ed opportuno venga fatto). Quest’anno ci è arrivata la convocazione per lo screening di prevenzione del tumore del colon/retto mentre eravamo in vacanza felicemente in America e quindi siamo andati a ritirare in estremo ritardo il piccolo contenitore per le feci che serve per lo screening. Noi siamo sempre al lavoro e il termine ultimo per la consegna era oggi entro le 11, cosí ci siamo messi d’accordo con il figlio studente universitario, che per inciso il venerdí non ha lezione, che andasse stamattina a consegnare i contenitori.
Ieri sera, io: “Ti ricordi vero Gigi che domattina devi andare a consegnare i contenitori all’Avoprorit a Colorno? Sono in figorifero in un sacchettino.”
Luigi: “Bleah, che schifo, la merda in frigo!” e, ovviamente scherzando: “cos’è, avete fatto i figli per fargli gestire la vostra merda?”
Io, continuando sul filo dello scherzo, “Sí, abbiamo appena finito di gestire la tua, di merda, e adesso tocca a te gestire la nostra”.
Ci siamo messi tutti a ridere e la scenetta è finita lî.
Poi, nel corso della serata, ci ho ripensato, e su questa battuta e su questa prospettiva di futuro forse c’è meno da ridere di quello che pensavo....
Ieri sera, io: “Ti ricordi vero Gigi che domattina devi andare a consegnare i contenitori all’Avoprorit a Colorno? Sono in figorifero in un sacchettino.”
Luigi: “Bleah, che schifo, la merda in frigo!” e, ovviamente scherzando: “cos’è, avete fatto i figli per fargli gestire la vostra merda?”
Io, continuando sul filo dello scherzo, “Sí, abbiamo appena finito di gestire la tua, di merda, e adesso tocca a te gestire la nostra”.
Ci siamo messi tutti a ridere e la scenetta è finita lî.
Poi, nel corso della serata, ci ho ripensato, e su questa battuta e su questa prospettiva di futuro forse c’è meno da ridere di quello che pensavo....
lunedì 12 novembre 2018
VIAGGIARE È VIVERE
Quale mondo giaccia al di là di questo mare non so, ma ogni mare ha un’altra riva, e arriverò.
(Cesare Pavese)
SULLE ORME DI TEX WILLER - Salt Lake city, Utah, 26-31 ottobre 2018
E poi NEW YORK CITY 31 ottobre- 5 novembre 2018
(Cesare Pavese)
SULLE ORME DI TEX WILLER - Salt Lake city, Utah, 26-31 ottobre 2018
E poi NEW YORK CITY 31 ottobre- 5 novembre 2018
E soprattutto in buona compagnia (cinque compagni di classe, Liceo Marconi, classe 1977)
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