http://www.repubblica.it/esteri/2016/07/27/news/ben_jelloun_appello_a_musulmani-144881300/
Finalmente! Finalmente in questa sterile e insopportabile e stucchevole discussione rispetto a quanto
e se gli islamici "moderati" prendano o no le distanze dal terrorismo di matrice islamica, qualcuno che con pensiero limpido imposta il tema su un altro piano: riconoscere il terrorismo di quel tipo come parte impazzita di sè e della propria comunità sociale e culturale e combatterlo con tutte le forze - solo questa è la strada per vincerlo: sottrargli la linfa, il senso e il consenso. Allo stesso modo in cui la sinistra, all'inizio titubante, ha preso in mano il fenomeno brigatismo sfilandogli da sotto i piedi una comunità di riferimento di cui le Brigate Rosse erano il cancro, il lato oscuro e malato. Allo stesso modo in cui, non assumendoci come comunità il riconoscimento del fenomeno mafioso come parte di noi, non abbiamo speranze di sconfiggerlo. Altrimenti la discussione non ha senso, si basa su quale dolore e devastazione sono superiori, su chi ha la superiorità morale e culturale. Dobbiamo, io credo, schierarci, come ha recentemente detto Michelle Obama, con le persone che fanno "what it needs to be done" e lasciano per strada la paura, il potere, l'arroganza e riprendono a narrare perchè le storie sono fluide, continue, conoscono il dolore e il pianto ma non la traumatica cesura che non lascia speranza di futuro.
domenica 31 luglio 2016
MALA TEMPORA
Mala tempora ogni giorno, ogni mattina cattive notizie, un dilagare di frammenti che esplodono, che prendono vite e speranze, che ogni giorno aprono brecce, fratture, voragini nella nostra società e nella nostra cultura che, pur con le loro drammatiche imperfezioni, contraddizioni e incoerenze fanno sí che ogni mattina, raggiungendo in bicicletta il mio ufficio nella piazza centrale di Reggio Emilia, io passi in mezzo a persone che passeggiano, famiglie coi loro bimbi, molti vecchi che chiacchierano seduti alle panchine o ai bar, ragazzine con la pancia di fuori, ragazzini con i pantaloni sotto il sedere, un chiacchiericcio che si traforma in un rumore di fondo, diffuso, che sento con sollievo dalle mie finestre.
Poche persone oltre me e le mie colleghe, che ci occupiamo di Servizio Sociale, conoscono e vedono bene il dolore, la follia, lo spreco di vita che sta dentro la "pancia" di questa città, ma proprio per questo sappiamo che questa pace è preziosa, va preservata, va coltivata e fatta crescere.
Come preservarla? Chiudendola dentro ai propri privilegi di pace e benessere? Assurdo!
Tre piccoli esempi:
- i cugini di Roberto, da sempre imprenditori agricoli, gestiscono diversi ettari di meloni e angurie ( poi carote, insalata ecc). Hanno 18 dipendenti (tutti in regola e pagati secondo i contratti di lavoro di settore) tutti intensamente neri e tutti senegalesi - abbiamo chiesto loro come mai e loro ci hanno risposto che negli anni hanno provato prima con italiani ("ma non trovavamo nessuno che volesse questo lavoro") poi con altre etnie di extracomunitari ("ma nessuno riusciva a reggere") e alla fine hanno selezionato un gruppo fidato di operai. "Se dovessimo rimandare a casa questa gente noi chiuderemmo l'azienda"
-distributore della Esso alla rotonda di Paradigna: il loquace benzinaio albanese ci dice che nel grande distributore, con annesso Autogrill h24, tutti i dipendenti - tranne uno - sono extracomunitari. Ci chiediamo : ma sarà il risultato di una politica di discriminazione e razzismo al rovescio da parte dei proprietari?
- casa protetta nella Bassa Parmense - ci lavora la dinamica signora moldava, (con ovviamente alle spalle una storia tristissima, ma ora "vincente" da tutti i punti di vista), che fa qualche ora in casa mia di pulizie. Lei parla di colleghe nigeriane, infermiere ucraine, capoturno albanesi che puliscono la merda di anziani e anzianissimi italiani.
Queste sono solo narrazioni, non fanno politica - però bisogna a mio avviso ascoltare molte storie per sintetizzare una posizione politica e non solo le storie dei terroristi, bisogna leggere elaborare e far capire dati (per esempio che gli "italiani" non fanno più figli e che non solo ci deliziamo a guardare i bellissimi tre figli della signora moldava, ma che questi danno linfa all'Italia del futuro; per esempio che GIÀ ORA abbiamo bisogno del lavoro degli immigrati per pagare le pensioni che sono tutte di "italiani"; per esempio che il consumo da parte della popolazione extracomunitaria dei nostri servizi di welfare - nonostante deliranti post che leggo su Facebook - è infinitesimo) e bisogna pensare e narrare il futuro.
Solo cosí, credo, riuscirò, riusciremo, a continuare ad ascoltare e chiacchierare e il chiacchiericcio potrà rimanere sottofondo e musica delle nostre città - in pace.
Poche persone oltre me e le mie colleghe, che ci occupiamo di Servizio Sociale, conoscono e vedono bene il dolore, la follia, lo spreco di vita che sta dentro la "pancia" di questa città, ma proprio per questo sappiamo che questa pace è preziosa, va preservata, va coltivata e fatta crescere.
Come preservarla? Chiudendola dentro ai propri privilegi di pace e benessere? Assurdo!
Tre piccoli esempi:
- i cugini di Roberto, da sempre imprenditori agricoli, gestiscono diversi ettari di meloni e angurie ( poi carote, insalata ecc). Hanno 18 dipendenti (tutti in regola e pagati secondo i contratti di lavoro di settore) tutti intensamente neri e tutti senegalesi - abbiamo chiesto loro come mai e loro ci hanno risposto che negli anni hanno provato prima con italiani ("ma non trovavamo nessuno che volesse questo lavoro") poi con altre etnie di extracomunitari ("ma nessuno riusciva a reggere") e alla fine hanno selezionato un gruppo fidato di operai. "Se dovessimo rimandare a casa questa gente noi chiuderemmo l'azienda"
-distributore della Esso alla rotonda di Paradigna: il loquace benzinaio albanese ci dice che nel grande distributore, con annesso Autogrill h24, tutti i dipendenti - tranne uno - sono extracomunitari. Ci chiediamo : ma sarà il risultato di una politica di discriminazione e razzismo al rovescio da parte dei proprietari?
- casa protetta nella Bassa Parmense - ci lavora la dinamica signora moldava, (con ovviamente alle spalle una storia tristissima, ma ora "vincente" da tutti i punti di vista), che fa qualche ora in casa mia di pulizie. Lei parla di colleghe nigeriane, infermiere ucraine, capoturno albanesi che puliscono la merda di anziani e anzianissimi italiani.
Queste sono solo narrazioni, non fanno politica - però bisogna a mio avviso ascoltare molte storie per sintetizzare una posizione politica e non solo le storie dei terroristi, bisogna leggere elaborare e far capire dati (per esempio che gli "italiani" non fanno più figli e che non solo ci deliziamo a guardare i bellissimi tre figli della signora moldava, ma che questi danno linfa all'Italia del futuro; per esempio che GIÀ ORA abbiamo bisogno del lavoro degli immigrati per pagare le pensioni che sono tutte di "italiani"; per esempio che il consumo da parte della popolazione extracomunitaria dei nostri servizi di welfare - nonostante deliranti post che leggo su Facebook - è infinitesimo) e bisogna pensare e narrare il futuro.
Solo cosí, credo, riuscirò, riusciremo, a continuare ad ascoltare e chiacchierare e il chiacchiericcio potrà rimanere sottofondo e musica delle nostre città - in pace.
martedì 19 luglio 2016
VACANZE 25 giugno 5 luglio 2016
vacanze in giro per l'Inghilterra del Sud, la Cornovaglia, il Galles del Sud...
Winchester, Salisbury, Stonehenge, Exeter, Torquay, Greenway, Polperro, Plymouth, Salcombe, Truro, Eden Project, Land's End, Bedruthan Steps, Clovelly, Tintagel, Lynton e Lynmouth, Exmoor Park, Wells, Bath, Bristol, Tintern Valley, Ragan Caste, Blaenarvon, Cardiff, Port Eynon, Rhossili...
Cattedrali, castelli, giardini, tidal islands, promontori, scogliere, fantastiche enormi spiagge e potenti maree... Soprattutto verde, fiori ovunque, una bella aria respirabile e fresca, spruzzi di pioggia, un grande senso di libertà, vacanza!
Winchester, Salisbury, Stonehenge, Exeter, Torquay, Greenway, Polperro, Plymouth, Salcombe, Truro, Eden Project, Land's End, Bedruthan Steps, Clovelly, Tintagel, Lynton e Lynmouth, Exmoor Park, Wells, Bath, Bristol, Tintern Valley, Ragan Caste, Blaenarvon, Cardiff, Port Eynon, Rhossili...
Cattedrali, castelli, giardini, tidal islands, promontori, scogliere, fantastiche enormi spiagge e potenti maree... Soprattutto verde, fiori ovunque, una bella aria respirabile e fresca, spruzzi di pioggia, un grande senso di libertà, vacanza!
lunedì 18 luglio 2016
IL FIGLIOL PRODIGO
Il figliol prodigo è tornato, carico di cose, ma soprattutto di storie ed emozioni, di affetti e di ricordi.
E rivedere i miei due figli insieme, simili, sorridenti, spilungoni con la bici a mano per le strade di Parma è un fantastico, irripetibile momento.
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