martedì 6 gennaio 2015

VACANZE DI NATALE - le storie

Ma le vacanze hanno molti altri ingredienti, forse addirittura più importanti dei luoghi fisici, pur nella loro assoluta bellezza.
Innanzi tutto le vacanze sono storie, del passato, certo, ma anche del presente. A Ortigia abbiamo dormito in un albergo che si chiama Domus Mariae, stupiti dalla bellezza di stanze molto grandi, sul mare, arredate con mobili molto eleganti. Ci è stato spiegato che questo era un ex convento delle Orsoline (enorme, lungo un isolato intero), poi le suore sono diventate sempre meno e adesso occupano solo il terzo piano di una piccola porzione del convento. Invece di far andare in rovina l'immobile, però, come innumerevoli altri sparsi per l'Ortigia, ne hanno venduto un pezzo e una società ci ha realizzato un albergo, poi nei due pezzi rimasti a loro hanno realizzato un albergo (dove alloggiavamo noi) e un centro benessere + albergo da loro direttamente gestiti, sotto la guida di una delle suore che, già suora, si è laureata alla Bocconi. Una bella storia, secondo me - ho solo pensato (affiora la mia cattiveria) "speriamo che paghino l'IMU".
A Noto, invece, abbiamo dormito in un albergo in cui le nostre stanze si affacciavano su un giardino interno occupato da alcune piante di agrumi ( in questo periodo cariche di frutti) e facevamo colazione in una stanza affrescata (uno scorcio nella foto).
Abbiamo poi capito dal nostro padrone di casa la storia del posto. Il signor Corrado ha ereditato da nonno (che era il medico ostetrico del luogo) questo palazzo nobiliare di 2.600 metri quadrati (sic!) - un'eredità importante ma anche pesantissima e lui è tornato da Catania a Noto per combattere la battaglia di tenerlo in vita con diverse azioni tra cui questo bell'albergo che ha aperto nel 2010 - agli ospiti fa visitare la sua casa arredata con i mobili antichi e si fa colazione in questo grande salone tutto affrescato (purtroppo nella foto la scena è un po' rovinata dal "fungo" di riscaldamento, ma qui i riscaldamenti non li hanno, come è ovvio, ma mantenere in vita significa sì onorare il passato, ma vivere anche il presente).
Ci raccontava di come ci sia stato in questi anni in particolare a Noto un incremento netto di presenze anche durante il periodo invernale ( in particolare dopo la grande evidenza data a livello internazionale al crollo della cupola e al suo restauro) - buone notizie, ogni tanto.

E, a proposito di storie, a Noto, verso le due di notte del 31 notte, è nevicato, nell'ambito dell'ondata di freddo che ha investito l'Italia. Non nevicava dal 1942. Il giorno dopo, quando ci siamo messi in viaggio, non c'era più quasi neve, ma diverse macchine erano abbandonate in mezzo alla strada in particolare dove c'erano salite o discese. Ovviamente non ci sono spazzaneve in loco e nessuna macchina ha le gomme invernali.

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