Questa settimana Anna ed Olivia sono in visita a Sanguigna. Olivia ha due anni e mezzo ed è incantevole e innocente. In questo periodo ha sviluppato una “mammite” acuta (abbastanza tipica dell’età). Sua mamma deve essere sempre a portata di vista, poi lei magari fa anche dell’altro o con qualcun altro, ma comunque deve sempre essere in vista e a disposizione. Per consentire ad Anna di prendersi qualche spazio, quindi, il prezzo da pagare è un lungo pianto a dirotto con abbondanti lacrime.
In uno di questi momenti, in braccio a me che tentavo di consolarla, le ho detto “Ti manca la mamma, vero, Olivia?”. Sorprendentemente, Olivia ha subito colto perfettamente il concetto e alla sue urla invocanti “Mamma” o “la mamma” ha aggiunto un davvero desolato “Mamma manca”.
Giovedí sera Anna è uscita (è andata con una sua amica svizzera - di Modena - al nuovo ristorante “green” di Bottura a Modena) verso le 18. Olivia ha reagito piangendo a lungo e vigorosamente, poi si è fatta distrarre da alcune attività di gioco, lettura e disegno (ogni tanto ricompariva per qualche istante, dal nulla, l’invocazione “mamma” e “mamma manca”), e una buona cena di cui lei è appassionata.
L’ultimo momento difficile (ma solo per pochi minuti) è stato ovviamente il momento di andare a nanna, è tornato il pianto e l’invocazione a gran voce della mamma. Un momento particolarmente tenero è stato quando, sedute entrambe (lei in braccio a me che cercavo di consolarla) in cucina vicino alla finestra mi ha chiesto tra le lacrime di aprire la finestra per vedere se la mamma era per caso fuori. Io l’ho accontentata e lei ha sporto fuori il suo adorabile faccino a scrutare l’aia buia. Poi si è calmata e per mano abbiamo salito le scale per adempiere ai riti serali, pigiamino, piccola rinfrescata, lavare i denti, un po’ di latte nel bibe e un po’ di ninna nanna cantata sottovoce. In dieci minuti dormiva come un angelo, tranquilla, i riccioli biondi sparsi intorno, con i sogni che le fluttuavano intorno.
“Mamma manca”, ma mamma c’è sempre con lei e i suoi sogni non sono inquietanti.
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