martedì 29 dicembre 2020

PESSIMI RISVEGLI

 Ancora tutta stropicciata dal risveglio dal sonno notturno, siedo nella mia cucina con il mio tè verde e i miei biscotti allo zenzero con il televisore sintonizzato come ogni mattina su RaiNews 24 per vedere e ingoiare tutte le cose nel range da penose a pericolose e letali che sono successe mentre dormivo. Immediatamente mi infurio per la polemica sull’obbligatorietà del vaccino o meno. Questa polemica ha solo due effetti: il primo è amplificare e dare agone mediatico alle poco sostanziose motivazioni no-vax, facendo un frullato tra dubbi scientifici sul metodo e cospirazioni Big Pharma. Il secondo è di ampliare e soffiare sulle paure (il maestro Recalcati le chiama “angosce”) della gente perché “insomma se tanti sono contrari qualche motivo ci sarà “. 

Ma pensate a organizzare le vaccinazioni, cazzo, testa bassa e lavorare, a tempo debito vedremo i dati sull’obiezione e il da farsi. Intanto magari approntate il certificato internazionale di vaccinazione.

Bla bla bla....


PS la solerte sottosegretaria Sandra Zampa, così decisa nell’invocare l’obbligo per i dipendenti pubblici di vaccinarsi in quanto esercitanti un ruolo appunto pubblico, non mi risulta altrettanto solerte nell’invocare per gli operatori sanitari l’obbligo (da funzione pubblica) di implementare tutte le leggi dello Stato, compresa quella dell’interruzione di gravidanza. 

mercoledì 16 dicembre 2020

CITAZIONE DI GRANDE ATTUALITÀ

SENECA, Lettere a Lucilio, I secolo d.C.

Abituarsi al poco è necessario: anche chi è ricco e ha tutto si troverà in luoghi e circostanze sfavorevoli che impediranno la soddisfazione dei suoi piaceri. Nessuno può avere tutto quello che vuole, ma può non volere quello che non ha e godere delle gioie che gli si offrono. Gran parte della libertà consiste in un ventre moderato e capace di sopportare gli stenti. Non si può immaginare quanto piacere mi dia il sentire che la stanchezza se ne va da sé; non cerco né massaggiatori, né bagni, unico rimedio è il tempo: il riposo elimina le conseguenze della fatica.

 Una cena qualunque sarà più piacevole di un banchetto inaugurale. Ho messo, dunque, il mio animo alla prova all'improvviso e perciò ne ho tratto un'esperienza più schietta e vera. Se l'animo si prepara e si impone di essere paziente, la sua reale fermezza non è chiara. Le prove più sicure sono quelle improvvise: se di fronte ai dispiaceri non è solo rassegnato, ma tranquillo; se non dà in escandescenze e non attacca briga; se supplisce a ciò che avrebbe dovuto ricevere non desiderandolo, e pensa che manchi qualcosa alle sue abitudini, ma non a lui stesso.

venerdì 11 dicembre 2020

GERARCHIE DI DECISIONI : SEGUE

 Vuoi che l’ansioso padre non intervenga?

Padre: “Ma poi cosa succede della bambina? Andrè la deve riconoscere?”

Figlia, già sulla difensiva, “Beh, deve richiedere la paternità, ma se io mi oppongo non la ottiene”

(Piccola pausa di riflessione)

“In fondo sono io a dover riconoscere lui come padre”

(Applausi. Sipario)

giovedì 10 dicembre 2020

RETROPENSIERI E LIBRERIE


 Italo Calvino, 1967

Per questo motivo credo di avere sempre questo retropensiero di dover riordinare la libreria (ho appena finito una di queste fasi di riordino..... finito... beh, quasi finito, sempre quasi finito...)

GERARCHIE DI DECISIONI

 La mia (bellissima) figlia aspetta una bambina e quindi con speranza ed incontenibile gioia diventeremo nonni all’inizio di aprile. Anna è tornata questa settimana perché per Natale lo slalom tra le restrizioni da COVID-19 italiane e quelle svizzere è veramente troppo acrobatico e ieri sera tutti e quattro intorno al fuoco un poco anestetizzante della stufa a legna chiacchieravamo pigramente. Come è ovvio, un po’ di immaginazione sul futuro cucciolo porta tutta una serie di questioni correlate: l’asilo nido, per esempio e la questione PRINCIPE che ha posto la nonna (con signorile nonchalance) “Avete pensato al nome?” 

La mia alta e longilinea figlia, stravaccata sulla poltrona con le lunghe gambe posate sui braccioli e il naso dentro Topolino, ha risposto distratta “No, no, al momento stiamo decidendo il cognome!” 

Allo stupore nel consesso familiare ha reagito precisando che in Svizzera se non si è sposati il bambino può prendere indifferentemente il cognome del padre o della madre. 

In effetti, c’è una gerarchia di decisioni da prendere: prima il cognome del nome.

(PS la questione ha un po’ spaccato l’uditorio - la parte femminile, l’Anna ed io, piuttosto tiepida sulla scelta del cognome. La parte maschile, Roberto e Luigi, nettamente schierata su Ranieri. Interessante la motivazione di Luigi “Ma come, è una conquista per le donne, no?”)

sabato 5 dicembre 2020

GIORNO DI SPONGATE

 Come ogni anno, giorno di spongate, di profumo di buono e nuvole di zucchero - non sarà un fantastico Natale, il Natale-COVID, ma sarà almeno un dolce Natale

Fare spongate, come ho scritto in un altro post, mi rende felice








mercoledì 2 dicembre 2020

NEVICATA, OGGI

 Dalle profondità dei cieli tetri

scende la bella neve sonnolenta,

tutte le cose ammanta come spettri:

scende, risale, impetuosa, lenta.

Di su, di giù, di qua, di là s’avventa

alle finestre, tamburella i vetri…

Turbina densa in fiocchi di bambagia,

imbianca i tetti ed i selciati lordi,

piomba, dai rami curvi, in blocchi sordi…

Nel caminetto crepita la bragia…


(Guido Gozzano, Nevicata)