Roberto ed io ci muoviamo per casa con passo felpato e cerchiamo di non intralciare Luigi, pallido, spettinato, che si aggira ripetendo ad alta voce concetti incomprensibili che per esempio coinvolgono il comportamento di elettroni eccitati (ma cosa ha a che fare la Chimica con il sesso? E soprattutto rabbrividisco al solo pensiero di quali pratiche devono essere necessarie per eccitare un elettrone...)
In realtà oggi è il giorno dell’esame (on line, ovvio) di Chimica Fisica 2, l’ultimo esame della laurea triennale. Per l’esattezza, oggi lo scritto e tra oggi e domani l’orale (per aumentare l’agonia). Questo stesso esame, fallito (il primo esame fallito dei tre anni) in giugno, gli ha impedito di laurearsi nella sessione estiva, come sentiva di meritare dopo tre anni tirati e tenuti a grande ritmo e risultato. Ma non ha potuto e quindi adesso c’è un ulteriore carico di paura. Continuiamo a cercare di confortarlo dicendogli che in realtà non cambia nulla nemmeno se si laurea a dicembre, perché per l’iscrizione al biennio di specialistica basta laurearsi entro dicembre, ma non ci sente, brucia la sua fiammella su questo altare, oggi.
E noi ci muoviamo con cautela, schivando le fiamme e guardandolo diventare uomo, giorno dopo giorno, esame dopo esame, sulla scia di elettroni eccitati o no che lo sostengono.
Bacioni e crepi il lupo.