Da un po’ di tempo mi viene in mente questa immagine: mi sento la schiena spezzata. Sicuramente è perchè la mia effettivamente lo è: devo stare attenta continuamente, curarla, non sforzarla - una schiena spezzata che non guarirà più. Ma soprattutto per il fatto che non solo mi sento politicamente sconfitta (in fondo non è la prima volta) , ma è sconfitto un modo di intendere la politica, di intendere le istituzioni, le relazioni sociali, le aspettative, la convivenza civile. Prevalgono l’inganno, la paura, il rancore, le balle spaziali, le illusioni, l’ignoranza e la beffa e io mi sento sconfitta, superata, perdente.
Triste? Certo, ma bisogna pur ridere. Domenica scorsa il mio indomabile marito è andato a fare il suo piccolo pezzo di volontariato alla festa dell’Unità di Colorno. Dove l’hanno messo a lavorare? Avete presente i vecchietti che sedevano all’ingresso chiedendo l’ingresso ad offerta? Proprio lí - deve essere ormai il momento. Non è triste, fa ridere.
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Un bel marito, ancora, no? |