sabato 22 aprile 2017

SINISTRATA

Ilvo Diamanti parlando di Berselli
"Berselli. Post-italiano. In attesa di diventare europeo. Io continuo a (re)citarlo, perché pochi, al pari di lui, sono stati capaci di pre-dire il destino dei soggetti politici. In particolare, quelli che guardava con maggiore attenzione. E passione. Come quando, dopo il voto del 13-14 aprile 2008, sulla rivista "Il Mulino", definì il PD un "partito ipotetico". In difficoltà a scegliere un percorso preciso fra "Partito mediatico, partito liquido, partito volatile; oppure partito solido e radicato nel territorio".
Un'alternativa ancora irrisolta, che riproduce e moltiplica la sua incertezza sul popolo dei "sinistrati", sempre in bilico fra la "nostalgia di rivoluzioni impossibili" e l'idea, fin troppo razionale, di "riforme possibili". I "sinistrati". Contaminati dal "gene altruista". Predisposti alla sconfitta. Anche perché incapaci di rassegnarsi a governare a lungo, senza dividersi, senza lacerazioni."

Ecco cosa sono, una sinistrata, una vita in minoranza permanente, da una vita perseguendo riforme possibili, i piccoli passi avanti, la concretezza - di idee fin troppo razionali.  Da una vita disgustata dalla fuffa di quelli che parlano di fumo, di ciò che "dovrebbe essere" senza avere la forza, la lucidità, la costanza quotidiana di creare le condizioni dell'essere - trincerati dietro la loro purezza. Da una vita ugualmente se non di più disgustata dai "disincantati" da quelli della Realpolitik, da quelli che "si fa cosí" e "sei un'illusa" e "tanto non cambia mai niente", da quelli attenti al potere (il proprio) e alla visibilità, ma molto disattenti sulla società. 
Sinistrata, impura, senza certezze, arrabbiata - per fortuna questo è solo un pezzo di me, ma è purtroppo un pezzo consistente di questo povero paese.

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