Davvero interessante ed in certo qual modo misteriosa la pianta del rabarbaro. Nei rimanzi che parlano delle terre del Nord spesso viene citata questa pianta dalle coste delle foglie rosso vivo, fiammeggianti nell'estate nordica. Non la conoscevo per niente ed in una fiera l'ho vista e comprata. L'anno scorso è cresciuta in grandi foglioni, i fusti delle foglie sono diventati appena rosa e non rossi, li ho raccolti, ho fatto un pochino di buona marmellata e poi la pianta è morta in pochi giorni. Quest'anno, abbiamo visto con piacere che ha ricacciato ed in pochissimo tempo è diventata cosí
(Roberto è alto quasi due metri). Non è splendida? L'infiorescenza è sempre piena di api, bombi, vespe e ronzii vari
Avida, ne ho comprato subito un'altra piantina. Ma non ha i fusti rossi, li aspetto.
domenica 23 aprile 2017
sabato 22 aprile 2017
SINISTRATA
Ilvo Diamanti parlando di Berselli
"Berselli. Post-italiano. In attesa di diventare europeo. Io continuo a (re)citarlo, perché pochi, al pari di lui, sono stati capaci di pre-dire il destino dei soggetti politici. In particolare, quelli che guardava con maggiore attenzione. E passione. Come quando, dopo il voto del 13-14 aprile 2008, sulla rivista "Il Mulino", definì il PD un "partito ipotetico". In difficoltà a scegliere un percorso preciso fra "Partito mediatico, partito liquido, partito volatile; oppure partito solido e radicato nel territorio".
Un'alternativa ancora irrisolta, che riproduce e moltiplica la sua incertezza sul popolo dei "sinistrati", sempre in bilico fra la "nostalgia di rivoluzioni impossibili" e l'idea, fin troppo razionale, di "riforme possibili". I "sinistrati". Contaminati dal "gene altruista". Predisposti alla sconfitta. Anche perché incapaci di rassegnarsi a governare a lungo, senza dividersi, senza lacerazioni."
"Berselli. Post-italiano. In attesa di diventare europeo. Io continuo a (re)citarlo, perché pochi, al pari di lui, sono stati capaci di pre-dire il destino dei soggetti politici. In particolare, quelli che guardava con maggiore attenzione. E passione. Come quando, dopo il voto del 13-14 aprile 2008, sulla rivista "Il Mulino", definì il PD un "partito ipotetico". In difficoltà a scegliere un percorso preciso fra "Partito mediatico, partito liquido, partito volatile; oppure partito solido e radicato nel territorio".
Un'alternativa ancora irrisolta, che riproduce e moltiplica la sua incertezza sul popolo dei "sinistrati", sempre in bilico fra la "nostalgia di rivoluzioni impossibili" e l'idea, fin troppo razionale, di "riforme possibili". I "sinistrati". Contaminati dal "gene altruista". Predisposti alla sconfitta. Anche perché incapaci di rassegnarsi a governare a lungo, senza dividersi, senza lacerazioni."
Ecco cosa sono, una sinistrata, una vita in minoranza permanente, da una vita perseguendo riforme possibili, i piccoli passi avanti, la concretezza - di idee fin troppo razionali. Da una vita disgustata dalla fuffa di quelli che parlano di fumo, di ciò che "dovrebbe essere" senza avere la forza, la lucidità, la costanza quotidiana di creare le condizioni dell'essere - trincerati dietro la loro purezza. Da una vita ugualmente se non di più disgustata dai "disincantati" da quelli della Realpolitik, da quelli che "si fa cosí" e "sei un'illusa" e "tanto non cambia mai niente", da quelli attenti al potere (il proprio) e alla visibilità, ma molto disattenti sulla società.
Sinistrata, impura, senza certezze, arrabbiata - per fortuna questo è solo un pezzo di me, ma è purtroppo un pezzo consistente di questo povero paese.
sabato 15 aprile 2017
LA CASA DEL MELO COTOGNO
Mentre ascolto il tuono e i fulmini che stanno imperversando fuori, penso ai delicatissimi fiori rosa del mio melo cotogno che staranno sicuramente cadendo appena sfiorati da gocce di pioggia. D'altro canto la bellezza delle fioriture è anche nel loro essere effimere. Grande stabilità ha invece questa pianta bellissima che non so da quanti anni presidia la nostra casa (che non a caso si chiama "La casa del melo cotogno") - io sono testimone di almeno 35 anni, ma lui era già lí. E l'anno prossimo rimetterà ancora pazientemente le foglie e rifiorirà in tutta la sua meraviglia
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