domenica 31 gennaio 2016

FAMILY DAY

L'adunata romana in difesa della famiglia naturale provoca in me un sentimento di tristezza e di oppressione. Non c'è nulla di naturale in una famiglia. L'amore non è una legge della biologia.
(Massimo Recalcati).
Non avrei potuto dirlo meglio.
Aggiungo due cose.
Innanzitutto e prima di tutto appare uno sforzo davvero necessario ancorchè per alcune persone appaia improbo e impossibile, distinguere tra le proprie fedi e convinzioni personali e le regolamentazioni e tutele che uno stato deve garantire a tutte le fedi e convinzioni personali. Profonda compassione mi davano tutti quegli intervistati al Family Day che sostenevano con tanta foga (in maggior parte onesta) le loro convinzioni perchè non riuscivano a distinguerle dall'oggetto della giornata che era quello di combattere una legge dello stato che aggiunge diritti a tutte le fedi e convinzioni (aggiunta maligna: ma se tra i dodici, magnifici, sbandierati figli ne venisse fuori anche solo uno gay, come si comporterebbero e cosa penserebbero se il loro nipote non fosse loro nipote per la legge?)
 Collegato a questo, mi danno tristezza tutti i sussulti di una cultura arcaica che non vede il presente se non attraverso i propri filtri, che gioca il proprio potere e la sua sopravvivenza stessa sul corpo e sul sesso - delle donne e dei gay e degli uomini tutti ("il sesso non è piacere, ma procreazione").
Erano in tanti o in pochi? Non so. Sicuramente - poveretti - in troppi.

sabato 23 gennaio 2016

FIGLIO PIZZAIOLO E HALFWAY

Ho un figlio pizzaiolo che si è fatto molto onore con i suoi amici in terra messicana
Ormai è halfway, metà del suo anno - che grande esperienza!
Buona metà strada, sarà la parte migliore.

mercoledì 13 gennaio 2016

MA A ME IL FILM DI CHECCO ZALONE NON È PIACIUTO

Fuori dal coro, con il rischio di sembrare radical-chic per quello stupido presunto dibattito su cos'è la destra e cos'è la sinistra, devo dire che il film di Zalone non mi è proprio piaciuto. Non mi ha fatto ridere, non mi ha suscitato simpatia per il fannullone dipendente pubblico, nè antipatia per la megera dirigente, nè per l'amore che tutto conquista. Una bella confezione furbetta che ricicla l'autocompiacimento dell'Italietta. Non mi è piaciuto e sono in disaccordo con il maestro Serra
Prendere per i fondelli il popolo lo trovo molto radical chic e molto poco di sinistra e certamente non popolare. E non mi fanno ridere le bombe sganciate sulla testa di gente innocente così come non mi fa idere l'impiegato pubblico inutile, nullafacente e corrotto ( o prepotente)  - le trovo entrambe cose tristi e tragedie.
Insomma, sono forse l'unica a cui Quo Vado non è piaciuto. Pazienza - unici si nasce e anche si muore.

SVEGLIARSI IN UN GIORNO DI GENNAIO - oggi

Ma indove erano andate a finire quelle prime matinate nelle quali, appena arrisbigliato, si sintiva attraversato da una speci di correnti di filicità pura, senza motivo?
Non si trattava del fatto che la jornata s’appresentava priva di nuvole e vento e tutta tirata a lucito dal sole, no, era un’altra sensazione che non dipinniva dalla sò natura di meteoropatico, a volersela spiegare era come un sintirisi in armonia con l’universo criato, perfettamente sincronizzato a un grande ralogio stillare ed esattamente allocato nello spazio, al punto preciso che gli era stato destinato fino dalla nascita.
Minchiate? Fantasie? Possibile.
Ma il fatto indiscutibile era che quella sensazione una volta la provava bastevolmente di frequente, mentre invece, da qualichi anno a questa parte, ti saluto e sono. Scomparsa. Scancellata. Anzi, ora le prime matinate gli provocavano spisso e vulantieri ‘na sorta di rigetto, di rifiuto istintivo di quello che l’aspittava una volta dovuto accettare il jorno novo, macari se non c’era nenti di camurrioso che l’aspittava nel corso della jornata.

(Andrea Camilleri, Le ali della sfinge, 2006)

domenica 3 gennaio 2016

L'ISLAM COME LA MAFIA?

In questo rumore di sottofondo di parole vuote, ho trovato questa intervista lucida, dura, sul pezzo. Personalmente ho pochissima fiducia nell"insegnare" i valori - i valori esistono o no e sono pieni di contraddizioni - si insegnano praticandoli, per esempio in una scuola meno vecchia e rigida, e in pratiche di accoglienza. Per il resto, sono d'accordo e anche con Serra - al fondo c'é uno scontro tra una civiltà arcaica, patriarcale e monovaloriale e una globalizzazione di valori laici, democratici, tolleranti - nella loro accezione negativa relativi, deboli, contraddittori. Non a caso il tema delle donne è uno dei fulcri dello scontro. Non a caso il tema delle donne é il tema che svela maggiormente le contraddizioni del nostro mondo "libero".
Comunque, posto questo articolo perchè lo trovo davvero interessante.

Da La Repubblica del 2 gennaio 2016

RIPARTE IL FUTURO

https://www.facebook.com/senza.corruzione.riparte.il.futuro/videos/1043610602357550/

Il video è veramente carino, ma soprattutto interessanti e con buon profumo di civiltà il sito e i suoi contenuti.
Un altro modo per fare, per farci, gli auguri.